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Si sta parlando del porto di Montebello Jonico e sulla necessità di recuperarlo ma pochi stanno insistendo sulla concreta assegnazione della ZES dell’area retroportuale (zona economica speciale) che permetterebbe agli investitori di ottenere numerose agevolazioni fiscali.
“Solo se ci sarà l’assegnazione della ZES si potrà parlare di concreto sviluppo del territorio poiché questa sarà il vero volano di sviluppo.”. A precisarlo è il dirigente del settore tutela del territorio e dell’ambiente della Città Metropolitana Domenica Catalfamo, già assessore regionale alle infrastrutture, pianificazione sviluppo territoriale, con la giunta Santelli, che molto si …
Girano il mondo e con i loro brani di musica stupiscono il pubblico con profonde emozioni. Riescono quasi a fermare il tempo quando immergono gli spettatori nel mare delle voci che avvolgono spazi e luoghi profondi come gli angoli remoti del cuore.
Questa la sintesi che si può fare ai coristi del prestigioso coro polifonico Ruda che per la prima volta fa tappa in Calabria. Un coro tutto maschile diretto da una donna: la straordinaria Fabiana Noro.
Ad accoglierli, nel Santuario di S. Antonio, a Reggio Calabria, in un clima veramente emozionante …
Cunette coperte di terra, tombini privi di protezione, erbacce affacciate sulla strada e parapetti usurati dal tempo caratterizzano le provinciali dei paesi costruiti ai piedi dell’Aspromonte.
Bagaladi, San Lorenzo, Roccaforte, Condofuri, Motta San Giovanni, Montebello Jonico ed altri borghi vantano un asse viario abbandonato da tempo, figlio di antiche mulattiere percorse da carri. Ed in alcuni tratti così sono rimaste tra curve e tornanti chiusi a gomito capaci di impedire il contemporaneo passaggio di due mezzi.
Ma questa è cosa di poco conto. L’abbandono lungo questi assi regna sovrano in modo allucinante. …
“Fuggimmo lasciando il cibo ancora caldo nei piatti. Fu l’ultima volta che vidi mio padre. Ci radunammo in un grande piazzale e in pochi minuti ci trovammo stipati tra una moltitudine di persone. Poi si udirono degli spari; non capivamo da dove venissero. D’istinto correvamo nella direzione opposta agli spari”.
Inizia, così, per loro una corsa a perdifiato senza sapere dove andare e nonostante fosse giorno, un buio pesto imperava davanti i loro occhi mentre il terrore si tagliava come pane.
La carne dei piedi lungo la fuga si lacerava al contatto …