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MONTEBELLO J. DIVENTA PRESEPE

10 gennaio 1999 Nessun Commento
Per un giorno Montebello Jonico si è trasformato in un presepe: questo è quello che è accaduto giorno di Natale nel centro storico del paese.
Erano ormai trascorsi più di dieci anni dall’ultima realizzazione di questa sacra rappresentazione e quest’anno, il primo della venuta di don Pietro Polimeni, è stato un vero successo.
L’iniziativa e la piena realizzazione la si deve proprio a lui il quale è riuscito a trasformare il paese in un vero e proprio luogo di meditazione.
“Desidero, dice infatti don Pietro, che Montebello si trasformi in una nuova Betlemme e soprattutto che l’aria ed il sapore di quel tempo duri e riempi i cuori di ciascuno per sempre”.
Ed ancora continua dicendo che il presepe vivente itinerante non è un momento di svago ma, al contrario, di profonda meditazione, un ripercorrere ed un immergersi nella storia di duemila anni fa; una storia lontana ma sempre vicina all’esperienza umana che vive intessuta nella trama di un fluire continuo di gioie e di sofferenze diverse ma simili per molti aspetti.
Una iniziativa, quindi, che insegna a tutti la riscoperta del Natale come dono di Dio che nasce nell’uomo e per l’uomo per vivere con lui l’esperienza umana.
Il testo della rappresentazione, completamente musicato, si è rifatto ai vari passi biblici che narrano la nascita di Gesù, ed al contempo è stato alternato da meditazioni.
La novità di questo presepe è legata anche alla riscoperta ed alla valorizzazione di luoghi con particolare significato storico; da qui la confluenza in essi dei momenti più importanti.
La prima scena, che rappresentava i messaggi profetici, è avvenuta davanti al Palazzo Baronale; successivamente la processione si è diretta verso il rione San Leonardo per assistere all’annunciazione e poi verso quello di S. Maria per la visita ad Elisabetta.
Da qui processionalmente si è giunti sotto le mura di cinta dei ruderi dell’antico castello degli Angioini per la nascita e poi infine la conclusione è avvenuta nella Chiesa Arcipretale Maria SS. della presentazione dove si è svolta la visita dei Magi.
Tutto Montebello si è visto unito e compatto nell’immedesimarsi nei personaggi del tempo passato ed i costumi e le scene erano in perfetta sintonia con il paesaggio montebellese.
Le strette viuzze e le case antiche facevano da corona ai personaggi che in ogni angolo svolgevano un mestiere e che poi si incamminavano al seguito di Maria nei vari luoghi dove si svolgevano le scene parlate.
E’ stato emozionante vedere tanta gente per le strade in abiti antichi, Maria e S. Giuseppe con l’asino, il pescivendolo, il fornaio, le donne che lavavano i panni e che filavano la lana, il fabbro e tanti altri ancora.
Ma l’emozione più grande sta nella piena comprensione dello sforzo sinergico che ha generato la realizzazione dell’opera nel suo insieme ed il ringraziamento più grande a nome di tutta Montebello va a don Pietro Polimeni “motore” di tutta questa iniziativa perché è riuscito a mettere in scena non solo i giovani ma anche gli anziani che con grande entusiasmo hanno allestito davanti le loro porte “botteghe e antichi mestieri”.
Un altro ringraziamento va a Telereggio per la sua presenza in mezzo alla comunità montebellese e per aver reso loro un grato servizio.
Un Natale, quindi diverso, effuso del profumo e dell’aria del passato che si intreccia con quella del presente per dare alla stessa una fragranza ed una freschezza nuova.
E poiché il profumo e l’aria entrano nell’uomo l’augurio più sincero è che in lui persista l’atmosfera di quel giorno e soprattutto la gioia di Dio che nasce come dono per fare dell’uomo un dono.
Sta a ciascuno, poi, la capacità di riversare i talenti che ha ricevuto per confluirli nel mare dell’abbondanza dove tutto si moltiplica per la realizzazione di un mondo migliore.

Vincenzo Malacrinò

Pubblicato su “Avvenire della Calabria”

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