IL CORO POLIFONICO INTERPARROCCHIALE DELL’ISODIA “DON PIETRO POLIMENI” A BOCALE
Montebello Jonico – Il Coro Polifonico Interparrocchiale dell’Isòdia “Don Pietro Polimeni” ha cantato nella Chiesa di Bocale dedicata ai Santi Cosma e Damiano, su invito dell’attivissimo parroco don Salvatore Paviglianiti il quale ha pensato bene di regalare alla sua comunità parrocchiale un momento di gioia attraverso la giovane esperienza del coro di Montebello Jonico.
La particolarità di questo coro sta nell’essere sintesi di tre comunità parrocchiali: Montebello, Masella e Fossato.
Storie diverse che si incontrano attraverso l’esperienza del canto.
Mamme e padri di famiglia, professionisti, bambini e bambine che vogliono crescere nel campo della musica.
Il Coro “don Pietro Polimeni” dopo aver salutato ha ripercorso la sua storia risalente all’estate del 2009 con lo scopo di unire le diverse realtà parrocchiali. Don Carmelo Perrello, ha sostenuto sin dall’inizio questa attività così come l’allora parroco di Masella don Liberatus Kadio ed ora don Roberto Aparo, parroco di Montebello – Masella.
I coristi non sono certo alla ricerca di glorie. Il loro intento è quello di testimoniare come tra parrocchie non esistono perimetri ma semplici vie capaci di collegare l’uomo all’uomo.
Il direttore del coro ha auspicato la replicazione di simili esperienze in altre parrocchie.
Emozionante il saluto di don Salvatore il quale non è riuscito a trattenere qualche lacrima quando ha specificato che il coro dedicato alla Madonna presentata al tempio e a don Pietro Polimeni, lo porta indietro negli anni, ossia a quando ha conosciuto don Pietro. Giovane vivace e vero. Altruista e sempre pronto a tendere la mano. E così è stato anche negli anni più belli della sua vita quanto è giunto a Montebello – Masella.
Poi il concerto è iniziato con l’Inno dedicato proprio a don Pietro che ora dal cielo segue i passi sei suoi parrocchiani. Le note suonate dall’architetto Vincenzo Lavilla hanno trasferito tutti in un’altra dimensione.
Si entrava nel clima della soavità. I canti intonati dal coro sono stati molto apprezzati dai fedeli presenti.
Gli applausi e l’emozione hanno rappresentato l’indice di gradimento.
Ogni canto è stato presentato con note introduttive. Poi la musica e la voce. Più si cantava più quella Chiesa diventava carica di emozione. In prima fila don Salvatore Paviglianiti e don Carmelo Perrello. Intanto le armonie diventavano sempre più cariche. Le voci maschili si fondevano con quelle femminili. Contralti, voci bianche, soprani e tenori intrecciavano nota su nota per regalare ai presenti il canto.
“Bravi. Siete stati bravi. Andate avanti e non vi fermate perché ci avete regalato momenti di grande emozione”. Queste le parole di don Salvatore al termine del concerto.
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”
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gennaio 3rd, 2011 at 00:16
Caro Luigi, cantore del coro e caro nostro amico,
è proprio vero ciò che dici: quando si vuole si può, senza steccati e senza barriere.
Nella vita non sono le differenze ad unire ma le diversità.
Noi abbiamo cercato di fare tesoro delle nostre diversità per migliorarci ed essere ciò che siamo: persone che ancora devono molto crescere e per questo devono stare insieme!
A presto
Vincenzo
gennaio 1st, 2011 at 20:12
Carissimo Vincenzo, Direttore del Coro,
carissimo Vincenzo Lavilla, Organista del Coro,
carissimi coristi tutti,
amcora una volta avete dato prova, individualmnte e coralmente, di grande bravura ed efficienza, e siete tutti, la prova provata che, quando si vuole stare insime, non ci sono steccati frazionali o parrocchiali, o differenze d’età e d’attività e di mestiere che tengano.
Bravissimi, e, ad meliora!
Luigi Sclapari