ANNO NUOVO, PARROCI NUOVI
Una serie di trasferimenti ha visto collocarsi nelle parrocchie nuove figure sacerdotali
Montebello Jonico- La Chiesa del duemila è caratterizzata da un dinamismo sempre più accentuato al fine di poter giungere a tutti in modo diretto e specifico.
Una Chiesa, quindi, che si rinnova e che va al passo coi tempi perché tutti in Cristo possano trovare una risposta.
In questa ottica anche la chiesa particolare, porzione di quella universale, tende a vivere momenti di rinnovamento non solo nelle iniziative pastorali parrocchiali ma anche in quelle zonali, ossia in quelle che una determinata zona decide di programmare e di vivere durante tutto l’anno.
La diocesi di Reggio Calabria- Bova è organizzata in tante “zone pastorali” nelle quali in funzione delle esigenze del popolo si programma un determinato calendario di periodici appuntamenti che mirano a valorizzare la vita comunitaria delle diverse parrocchie e soprattutto intendono mettere in rilievo l’importanza della sinergia e della reciproca collaborazione nonché valorizzare i rapporti interpersonali e la vera condivisione.
La zona pastorale di Melito Porto Salvo abbraccia le parrocchie di Montebello – Masella, Fossato, S.Elia, Saline, San Giuseppe di Annà, Melito Immacolata, Melito S. Giuseppe, Prunella, Bagaladi, Roccaforte, San Lorenzo e Condofuri.
In queste parrocchie da diversi anni a questa parte si vive una vita interparrocchiale molto attiva grazie anche all’impegno ed alla costanza dei parroci presenti nelle varie parrocchie ed al loro desiderio di eliminare i confini circoscriventi i vari paesi per fonderli tutti insieme nella profonda consapevolezza che vita cristiana va vissuta con profonda apertura non solo spirituale ma anche morale e territoriale.
Così mensilmente viene organizzato l’incontro giovane grazie ad un équipe di parroci e di laici con lo scopo di avvicinare le diverse realtà ed al contempo favorire un momento di confronto cristiano indispensabile per la crescita spirituale di ognuno.
Le concelebrazioni, tra l’altro, fanno vedere sullo stesso altare più presbiteri che pregano e celebrano l’Eucarestia tutti insieme per tutti.
Questi eventi assieme a tanti altri hanno contribuito ad insegnare non solo ai giovani ma anche agli anziani che i parroci sono parroci di tutti e che non c’è distinzione fra l’uno e l’altro se non nel nome che portano e che talvolta è anche uguale.
Quindi una Chiesa dinamica e moderna quella del duemila, una Chiesa che non si pone il “problema “ del confine ma che va oltre nella fattiva collaborazione e nello scambio reciproco.
Una Chiesa che non si chiude nel proprio campanile parrocchiale ma che preferisce aprirsi verso orizzonti più ampi e che cerca di giungere nelle case di tutti per essere con tutti una cosa sola con Cristo.
Nell’ottica di piena collaborazione interparrocchiale e di vicinanza fra parroci e fedeli, i trasferimenti che ci sono stati nella zona pastorale di Melito Porto Salvo sono stati bene accolti dal popolo ed anche se umanamente si sente la mancanza del parroco che va nello stesso tempo si sente la gioia per quello che viene.
Così il “trasferimento” diventa un semplice passaggio da una parrocchia all’altra, e l’incontro di nuova gente e di nuove abitudini diventa motore attivo per continuare ed iniziare, nello stesso tempo, la propria attività pastorale e sacerdotale.
Così don Leone Stellitano lascia Roccaforte- San Lorenzo per andare a Palizzi dove assieme ad altri due sacerdoti, don Giovanni e don Carmelo, costituiscono una comunità sacerdotale.
A Roccaforte- San Lorenzo giunge don Giuseppe Cosa, siciliano e parroco di Palizzi.
Don Plutino lascia San Giuseppe per andare a San Cristoforo di Reggio Calabria mentre a lui subentra don Cosimo Latella cappellano dell’ospedale e parroco di Annà.
Ad Annà – San Elia- Pentidattilo, invece, va don Giuseppe Dieni, parroco di Trimestieri (Messina).
Restano ferme per adesso le altre parrocchie ma sicuramente ancora ci saranno altri cambiamenti.
Vincenzo Malacrinò