MELITO P.S. : NEGOZIO IN FIAMME
18 marzo 2000
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Melito Porto Salvo- una notte come tante altre quella trascorsa ieri a Melito Porto Salvo: un po’ di pioggia, un filo di vento ed una temperatura abbastanza bassa.
Solo alle due di notte questo scenario tipico dell’inverso viene sovvertito da un boato indescrivibile e da alte fiamme che in poco tempo hanno distrutto il negozio di frutta ed alimentari della signora Malara coniugata Pansera.
E sempre alle due di notte, casualmente, una volante della polizia, del commissariato di Condofuri, si trovava sulla Jonica quando ad un tratto gli agenti odono il boato e poi vedono il cielo colorarsi di rosso per le fiamme.
E’ incendio! E si corre sul posto. Vana la speranza di trovare ancora là il o i fautori dell’incendio. Ormai era troppo tardi e quello che restava del tutto erano le fiamme alte da domare.
Vengono chiamati i vigili del fuoco, i quali provvedono ad intervenire energicamente nel tentativo di ridimensionare il tutto, però ormai era troppo tardi, nonostante il tempestivo intervento, tutto era “andato in fumo”.
Stando alla ricostruzione dei fatti, l’incendio sarebbe stato causato da materiale infiammabile e il quantitativo, visto i risultati, si presume sia stato abbastanza elevato.
Tra l’altro all’interno del negozio erano presenti frigoriferi per la conservazione degli alimenti nel cui sistema di funzionamento erano presenti strutture atte al contenimento di gas.
Questi ultimi avranno anche, sicuramente, contribuito al disfacimento dell’esercizio commerciale.
Il terribile evento aveva provocato danni ovunque e le saracinesche si trovavano rigonfie verso l’esterno come se fossero state prese a colpi di mazza per essere spinti con violenza fuori dalla guida.
Sul posto sono giunti anche gli artificieri della polizia di Reggio Calabria i quali hanno escluso l’utilizzazione di una eventuale bomba.
Così l’angolo di via Roma e di via Matteotti rimane sconvolto e trasformato dal terribile evento e solo i resti possono testimoniare l’accaduto.
Ed ormai di quello stabile situato nel centro di Melito resta solo il piano superiore ed il terrazzo; il piano terra dove esisteva il negozio è trasformato in un cumulo di rovine; dove i banchi frigo, gli scaffali e tutto il resto sono ormai divenuti scheletrici.
Fuori ancora qualche pacco di pasta “barilla” e la scritta “via Roma” tutta nera indica la fine dell’evento consumato nella notte.
Un evento triste che lascia tutti nel buio illuminato dalle fiamme e che soprattutto registra un evento raro nella storia degli incendi in quanto stando a quanto afferma la polizia, negli ultimi anni questi episodi, sia pur avvenuti, non avevano quasi mai distrutto del tutto un bersaglio ma solo parzialmente.
Solo alle due di notte questo scenario tipico dell’inverso viene sovvertito da un boato indescrivibile e da alte fiamme che in poco tempo hanno distrutto il negozio di frutta ed alimentari della signora Malara coniugata Pansera.
E sempre alle due di notte, casualmente, una volante della polizia, del commissariato di Condofuri, si trovava sulla Jonica quando ad un tratto gli agenti odono il boato e poi vedono il cielo colorarsi di rosso per le fiamme.
E’ incendio! E si corre sul posto. Vana la speranza di trovare ancora là il o i fautori dell’incendio. Ormai era troppo tardi e quello che restava del tutto erano le fiamme alte da domare.
Vengono chiamati i vigili del fuoco, i quali provvedono ad intervenire energicamente nel tentativo di ridimensionare il tutto, però ormai era troppo tardi, nonostante il tempestivo intervento, tutto era “andato in fumo”.
Stando alla ricostruzione dei fatti, l’incendio sarebbe stato causato da materiale infiammabile e il quantitativo, visto i risultati, si presume sia stato abbastanza elevato.
Tra l’altro all’interno del negozio erano presenti frigoriferi per la conservazione degli alimenti nel cui sistema di funzionamento erano presenti strutture atte al contenimento di gas.
Questi ultimi avranno anche, sicuramente, contribuito al disfacimento dell’esercizio commerciale.
Il terribile evento aveva provocato danni ovunque e le saracinesche si trovavano rigonfie verso l’esterno come se fossero state prese a colpi di mazza per essere spinti con violenza fuori dalla guida.
Sul posto sono giunti anche gli artificieri della polizia di Reggio Calabria i quali hanno escluso l’utilizzazione di una eventuale bomba.
Così l’angolo di via Roma e di via Matteotti rimane sconvolto e trasformato dal terribile evento e solo i resti possono testimoniare l’accaduto.
Ed ormai di quello stabile situato nel centro di Melito resta solo il piano superiore ed il terrazzo; il piano terra dove esisteva il negozio è trasformato in un cumulo di rovine; dove i banchi frigo, gli scaffali e tutto il resto sono ormai divenuti scheletrici.
Fuori ancora qualche pacco di pasta “barilla” e la scritta “via Roma” tutta nera indica la fine dell’evento consumato nella notte.
Un evento triste che lascia tutti nel buio illuminato dalle fiamme e che soprattutto registra un evento raro nella storia degli incendi in quanto stando a quanto afferma la polizia, negli ultimi anni questi episodi, sia pur avvenuti, non avevano quasi mai distrutto del tutto un bersaglio ma solo parzialmente.
Vincenzo Malacrinò