Tutti invitati alle Celebrazioni del BICENTENARIO dell’elevazione a Comune Autonomo

nella Calabria Ultra Prima ( Gioacchino Murat ) e del 150° dell’Unità d’Italia.

Periodo di Rievocazioni Storiche che inorgogliscono, sia se si tratta dell’Unità d’Italia,che se si tratta di un piccolo territorio.

Montebello Jonico è uno di questi che ne compie ben 200 di anni dall’anno in cui il Re delle Due Sicilie,Re Gioacchino Murat,elevò il territorio a Comune Autonomo della Calabria Ultra Prima.

Era infatti il 4 Maggio del 1811 quando il Re di Napoli,cognato dell’Imperatore di francia,Napoleone Bonaparte,firmò il Decreto n°922,ratificato poi a Parigi da Napoleone stesso.

Dallo Stato di Universitas passava a quello di Comune,provenendo da lunghe storie di Nobiltà mediovali.

Dall’epoca,cioè,di Ludovico Abenevoli del Franco,uno dei 13 Cavalieri che a Barletta il 13 Febbraio 1503,difesero l’onore d’Italia contro i Francese e da uno dei suo Successore,il Barone Bernardino Abenevoli del Franco,che nella notte di Pasqua del 1686,fu causa di tragedia a Pentadattilo.

Bernardino,infatti,innamorato di Antonietta,sorella del Marchese di Pentedattilo,si presentò al castello delle 100 porte,portando con se a Montebello la Marchesina ed il promesso sposo.

Si susseguirono numerose altre baronie,tra cui ricordiamo il Barone Piromallo Capece Piscicello,primo Sindaco,di cui si annoverano i due castelli,quello di Fossato e quello di Montebello.

Non va dimenticato,tra i tanti,il Barone Trombetta che,non avendo avuto discendenze maschili,

affidava alla chiesa le responsabilità di protezione delle cinque figlie e delle  molteplici proprietà.

Le figlie,successivamente giunsero a giuste nozze,per cui la discendenza si allargava enormemente,giungendo,il tribunale di Catania,città ove insisteva il maggior numero dei suoi averi,a nominare un Commissario ad Acta per seguire la causa che,ancora oggi,è in corso di definizione. Una Associazione Culturale del posto (Storia e Progresso) oggi ha affidato l’incarico ad un legale intenzionato a venirne a capo,che ha iniziato a raccogliere i consensi dei discendenti.

Antonino Zema