SCOSSA INTERNA AL COMUNE DI MONTEBELLO JONICO
Montebello Jonico – Quattro consiglieri di maggioranza costituiscono un nuovo gruppo consiliare denominato “democrazia e libertà”.
Distanti dall’amministrazione, chiedono l’azzeramento della giunta dichiarandosi indipendenti e “bollando” il presente politico carico di immobilismo generalizzato.
Fabio Zampaglione, Giampiero Benedetto, Giuseppe Cuzzucoli 78 e Fortunato Tripodi hanno scandito, con determinazione, questa decisione che potrebbe mettere in seria difficoltà l’attuale amministrazione comunale di Montebello Jonico che vede Nino Guarna come primo cittadino.
“L’azzeramento della giunta è fondamentale per far sì che nuove idee possano concretizzarsi per il bene comune”. Questa l’affermazione che si legge nelle due pagine inviate al sindaco cui si chiede di prestare attenzione ai problemi della gente.
Se le istanze del nuovo gruppo non venissero ascoltate, e nello specifico se il rimpasto della giunta non verrà definito, il sindaco Guarna potrebbe avere serie difficoltà ad amministrare. La maggioranza, infatti, rimarrebbe confinata al primo cittadino e ai soli assessori.
Un quadro generale, quindi, che non permetterebbe all’amministrazione di proseguire l’azione politica.
I consiglieri del nuovo gruppo precisano, nella loro missiva, che si sentono accomunati dalla stessa idea basata sul desiderio di cambiare le sorti del Comune che, a loro avviso, dovrebbe modificare la rotta intrapresa fino ad oggi.
Il quadro generale, presentato nella lettera, le motivazioni e la costituzione del gruppo scandiscono un chiaro dissenso nei riguardi dell’amministrazione nella quale gli stessi sono stati eletti.
“Gli appartenenti al gruppo, chiariscono, consapevoli di essere stati chiamati dal popolo per rappresentarli all’interno del Consiglio Comunale, sanno di avere il dovere di ascoltarlo e dargli voce sia dentro che fuori l’aula” .
I consiglieri di “democrazia e libertà”, che hanno già nominato come capogruppo Fabio Zampaglione, mettono in discussione tutto: acqua, luce, viabilità, istruzione, sicurezza, rete fognaria, nettezza urbana, servizi burocratici e così via.
“Questi servizi primari, aggiungono, non sembrano essere stati garantiti nella misura dovuta ai cittadini”. Poi, aggiungono che è necessario non perdere di vista lo sviluppo reale del territorio nel rispetto dello stesso.
Non manca il taglio decisivo e la presa di distanza concreta con l’attuale amministrazione: “le idee che prima ci accomunavano alla lista – confronto e progresso, una rotta sicura per il futuro – sembrano essere svanite e solamente un cambio radicale può invertire la rotta da loro presa”.
I consiglieri non glielo mandano a dire a Guarna. In poche parole o si cambia oppure ci si fa carico delle conseguenze politiche compresa l’ipotesi di andare tutti a casa.
Vincenzo Malacrinò