PIOGGIA E DISAGI
18 settembre 2000
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Montebello Jonico- l’estate, calda ed afosa conclude la sua permanenza nel duemila col sole cocente e con la temperatura che sale a picco verso l’alto ; ma settembre, ha voluto dare una vera e propria inversione all’abitudinaria piega estiva con elementi contrapposti a quelli finora presenti.
Al caldo, si sostituisce nobilmente il freddo, al sole le nuvole e ieri sera una grande pioggia ha sfogato sicuramente tutto il gran trattenimento stagionale influendo negativamente su una miriade di elementi utili ai cittadini.
Infatti le strade erano paralizzate, i telefoni muti ed ancora cavi dell’enel a terra, fustoni della spazzatura in mezzo alla strada, insomma in poco tempo il caos.
Paese molto interessato a tale evento è stato Fossato, dove le strade veramente si erano trasformate in fiumare e dove l’acqua trasportava con sé ogni oggetto incontrato lungo il suo tragitto, dal più piccolo al più grande, fino a grandi fusti ed ad altri oggetti.
Le autovetture in sosta sembravano essere state prese d’assalto da rami, ed altri elementi che vivacemente si apprestavano a decorare i contorni delle ruote e ogni “pezzo” di vuoto per dar luce ad un’atmosfera tipica del temporale, dell’acqua che per poco spazza via tutto.
Una frana di dimensioni non indifferenti ha bloccato per un po’ di tempo il traffico e le strade piene di argilla e limo costituivano grave pericolo per l’alto scivolamento che procuravano.
Bagni di pietre, sassi e ciottoli si disperdevano lungo tutta la strada che da Fossato porta al bivio di Sant’ Elia con notevoli disagi sulla viabilità causata dall’elevato spessore che gli stessi costituivano lungo il tragitto.
Le fiumare si sono trasformate in veri fiumi e la loro portata ha raggiunto livelli veramente elevati.
Il dramma più grande era rappresentato dal black out dei telefoni in quanto non consentivano effettuare nessuna telefonata.
Solo dopo vari tentativi è giunta a buon fine una delle tante telefonale al 115 avente come scopo principale lo sgombero della strada bloccata, unica via che permette il collegamento con gli altri paesi.
Così alle 20 di sera sotto il freddo, la pioggia come il sole estivo è riuscita a far scendere in strada tanta gente e mentre d’estate si gustava serenamente il vento fresco, stavolta si poteva assaporare solo la pioggia quella che da tempo era attesa ma non così violenta.
Comunque ormai sembra che le acque si siano calmate, ed a parte un po’ di caos e di malumori la pioggia ha contribuito fortemente alla riduzione degli incendi che a poco a poco stavano divorando la nostra vegetazione.
Al caldo, si sostituisce nobilmente il freddo, al sole le nuvole e ieri sera una grande pioggia ha sfogato sicuramente tutto il gran trattenimento stagionale influendo negativamente su una miriade di elementi utili ai cittadini.
Infatti le strade erano paralizzate, i telefoni muti ed ancora cavi dell’enel a terra, fustoni della spazzatura in mezzo alla strada, insomma in poco tempo il caos.
Paese molto interessato a tale evento è stato Fossato, dove le strade veramente si erano trasformate in fiumare e dove l’acqua trasportava con sé ogni oggetto incontrato lungo il suo tragitto, dal più piccolo al più grande, fino a grandi fusti ed ad altri oggetti.
Le autovetture in sosta sembravano essere state prese d’assalto da rami, ed altri elementi che vivacemente si apprestavano a decorare i contorni delle ruote e ogni “pezzo” di vuoto per dar luce ad un’atmosfera tipica del temporale, dell’acqua che per poco spazza via tutto.
Una frana di dimensioni non indifferenti ha bloccato per un po’ di tempo il traffico e le strade piene di argilla e limo costituivano grave pericolo per l’alto scivolamento che procuravano.
Bagni di pietre, sassi e ciottoli si disperdevano lungo tutta la strada che da Fossato porta al bivio di Sant’ Elia con notevoli disagi sulla viabilità causata dall’elevato spessore che gli stessi costituivano lungo il tragitto.
Le fiumare si sono trasformate in veri fiumi e la loro portata ha raggiunto livelli veramente elevati.
Il dramma più grande era rappresentato dal black out dei telefoni in quanto non consentivano effettuare nessuna telefonata.
Solo dopo vari tentativi è giunta a buon fine una delle tante telefonale al 115 avente come scopo principale lo sgombero della strada bloccata, unica via che permette il collegamento con gli altri paesi.
Così alle 20 di sera sotto il freddo, la pioggia come il sole estivo è riuscita a far scendere in strada tanta gente e mentre d’estate si gustava serenamente il vento fresco, stavolta si poteva assaporare solo la pioggia quella che da tempo era attesa ma non così violenta.
Comunque ormai sembra che le acque si siano calmate, ed a parte un po’ di caos e di malumori la pioggia ha contribuito fortemente alla riduzione degli incendi che a poco a poco stavano divorando la nostra vegetazione.
Vincenzo Malacrinò