AMBIENTE IN PRIMO PIANO
110 e lode a Vincenzo Malacrinò
Reggio Calabria- Si è discussa (il 9 Maggio) una tesi di laurea veramente nuova, dal tema: La naturalità – artificialità ai fini dell’indicizzazione della qualità ambientale, in ambito V.I.A. su base floro vegetazionale.
Relatore il prof. Vincenzo Piccione, correlatore prof. Francesco D’Alessandro.
La tesi di laurea, afferma il neo dottore Vincenzo Malacrinò, altro non è che “uno studio attento di quelle che sono le problematiche ambientali attraverso l’analisi della naturalità e dell’artificialità del sistema considerato”.
Lo studio della naturalità- artificialità, illustrato durante la discussione della tesi di laurea metteva in evidenza gli elementi caratterizzanti la stessa ed al contempo evidenziavano lo studio della naturalità da un punto di vista reale attraverso l’utilizzo di indici e di tavole appositamente elaborate.
Tappa essenziale dello studio è stata la parte metodologica, dell’elaborazione dei dati e dei risultati che si sono manifestati particolarmente significativi soprattutto anche in relazione alla loro applicabilità nella realizzazione di carte tematiche aventi come scopo la realizzazione delle carte della naturalità e dell’artificialità.
Al fine di comprendere il grado di naturalità e di artificialità, ha affermato il neo dottore, è necessario effettuare studi sia dal punto di vista climatico, sia dal punto di vista agricolo – forestale, sia dal punto di vista dell’ambiente naturale e seminaturale.
E’ fondamentale, ha affermato Malacrinò, l’analisi dei dati e soprattutto i rilievi fitosociologici in quanto sono questi e gli indici che da essi derivano che vanno a determinare il grado di naturalità e di artificialità.
Sono proprio questi elementi che consentono di caratterizzare il territorio e soprattutto ha affermato Vincenzo Malacrinò, sono le varie percentuali, derivanti da complessi calcoli che ci permettono di inserire una data formazione vegetale nel grado di appartenenza in funzione dell’indice corrispondente.
Comunque, ha affermato il neo dottore, l’importanza di questo studio sta non solo nella procedura che ci consente di esprimere una valutazione circa la naturalità e artificialità di un territorio ma anche e soprattutto nella possibilità di riportare tutto su carte tematiche capaci di dare subito una chiara interpretazione dello “stato” di un dato territorio.
La discussione della tesi è stata conclusa brillantemente ed il risultato è stato 110 e lode.
Sarebbe comunque interessante applicare il metodo anche nei nostri territori al fine di stabilire la naturalità e l’artificialità dell’ambiente in cui viviamo.
luglio 20th, 2009 at 20:12
complimenti dottore