A MONTEBELLO LA PREFETTURA INVIA LA COMMISSIONE DI ACCESSO
Montebello Jonico –Il Prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli, ha inviato la commissione di accesso al Comune di Montebello Jonico. Le motivazioni sono secretate e nulla è trapelato in merito. Sia gli amministratori che la commissione hanno dimostrato il riserbo totale. Il sindaco, Nino Guarna, in un primo momento, ha dichiarato che aveva pensato di dimettersi ma poi ha affermato che “non sarebbe stata la scelta giusta”.
Intanto, alle dieci del mattino, alla porta del palazzo comunale ha bussato il viceprefetto Alfonsa Caliò e i funzionari Giuseppe Putortì e Pasqualina Dito accompagnati dai carabinieri e dalla guardia di finanza.
Presente il capitano dei Carabinieri di Melito, Gennaro Cascone, il vice comandante della stazione dei carabinieri di Saline Domenico Neri, il tenente della Guardia di Finanza di Melito, Marco Murro e altri agenti.
Un fatto nuovo per Montebello, dal momento che mai aveva registrato la presenza di una commissione di accesso nel corso della storia passata.
All’ingresso del palazzo comunale erano presenti automobili delle forze dell’ordine mentre negli uffici comunali si respirava aria di silenzio.
La commissione inviata dal prefetto Piscitelli si è collocata nell’ufficio della segretaria per iniziare a lavorare sin da subito.
Diversi sono stati i documenti richiesti attinenti all’attività comunale, ma nulla è trapelato sugli stessi.
La segretaria Patrizia Bognoni entrava ed usciva dalla stanza mentre la Commissione continuava il suo lavoro.
Gli amministratori sono arrivati ad uno ad uno nel giro di poco tempo senza rilasciare commenti alla stampa.
Accanto al sindaco Nino Guarna c’era l’ex vicesindaco Carmelo Romeo. Poi sono arrivati gli assessori Bruno Macheda, Giuseppe Crea, Santo Minniti, Franco Foti e Giuseppe Cuzzucoli.
La commissione, che si è insediata ieri, rimarrà a verificare l’operato dell’amministrazione per 90 giorni al termine dei quali relazionerà al Prefetto su quanto accertato tra gli atti del Comune. Intanto ieri ha lavorato fino alle 12.30.
Il sindaco Nino Guarna, nel corso di una conferenza stampa svoltasi subito dopo, alla presenza degli assessori così si è espresso: “non me l’aspettavo perché ho la coscienza a posto. Dormo la notte e mi sento sereno. Mi sento deluso e mortificato perché assieme ai miei amministratori ho lavorato nella trasparenza, nell’onestà e nella legalità”.
Poi Guarna ha precisato “ho fatto gli interessi della gente ed operato per il bene comune. Nessuno e niente mi hanno condizionato. Né delinquenza, né zona grigia che purtroppo esiste ed opera in questo Comune e che da quando sono stato eletto è stata messa da parte. Per questo hanno lavorato per scoraggiarmi e per farmi cadere l’amministrazione”.
Guarna dice di essere “rispettoso del decreto del prefetto e sicuro che lavorerà senza pregiudizio sull’attività dell’Ente”.
Poi la discussione è andata a finire sul tema scottante della centrale a carbone e lo stesso sindaco ha affermato “Guarna non è quello che determina se fare o non far e la centrale a Saline. Tutto dipende dallo Stato e dalla Regione Calabria. Ho ereditato questo”.
Guarna non esclude che la presenza della Commissione possa essere legata alla centrale a carbone per i diversi interessi economici che andrà a toccare.
In ogni caso sarà la proprio Commissione prefettizia a dare l’ultima parola sul Comune di Montebello Jonico.
Vincenzo Malacrinò
luglio 29th, 2012 at 16:17
Finalmente dopo duecento anni una splendida notizia.
L’ insidiamento della commissione è frutto di bugie e- poi lo vedrà la commissione- anche di malaffare che è maturato negli anni.