IL COMUNE LAVORA PER IL RICORSO AL CARBONE
Montebello Jonico – Maggioranza ed opposizione uniti per ricorrere contro la centrale a carbone. Il Decreto Monti del 15 giugno 2012, che rilasciava la Valutazione di Impatto Ambientale, nei prossimi giorni, sarà oggetto di studio da parte degli avvocati che fanno parte del consiglio comunale di Montebello Jonico.
Saranno proprio loro a valutare le strategie utili per proporre ricorso nei tempi previsti della legge e verificare se vi sono gli estremi per poterlo fare.
L’iniziativa è partita dal sindaco Antonio Guarna il quale ha convocato i consiglieri che sono anche avvocati Bruno Macheda e Carmelo Romeo (della maggioranza) e Giuseppe Cuzzucoli e Loris Maria Nisi (dell’opposizione).
Al gruppo di lavoro, che si riunirà presso la delegazione di Saline Joniche, parteciperà anche il legale dell’Ente Caterina Attinà.
Il ricorso contro la costruzione della centrale a carbone non conosce, dunque, colore politico e schieramenti interni. Porterà invece la sinergia dell’esperienza e della determinazione di chi intende portare avanti una determinata linea.
Già nell’ultimo consiglio dell’otto agosto si era “messo in conto” il possibile ricorso.
Guarna, infatti, aveva l’incarico di verificare se c’erano le possibilità di poter impugnare il Decreto di Monti e in quell’occasione già lo stesso Loris Maria Nisi aveva evidenziato la reale fattibilità di opposizione.
D’altro canto anche la Regione Calabria si era espressa in tal senso promuovendo il ricordo avverso la decisione romana ribadendo che il territorio appartiene a chi lo vive.
Intanto nel territorio di Montebello ma anche a Melito crescono il numero di striscioni con la scritta “no al carbone” mentre chi intende perseguire le finalità del progetto continua a ribadire la propria posizione.
A Pentidattilo, ieri l’altro, al film festival a cui hanno partecipato registi e personaggi dello spettacolo provenienti da tutto il mondo, il coordinamento delle associazioni per il “no carbone” era lì a raccogliere altre firme.
Tra un cortometraggio e l’altro nell’affollatissima piazzetta la gente commentava sul perché la Svizzera dovrebbe “imporre” il progetto a questa terra che ha ben altro da offrire se opportunamente sollecitata. La cultura, il territorio e l’ambiente rappresentano la vera centrale di questa terra. Così mentre la gente discute maggioranza ed opposizione cercherà le motivazioni legali per impugnare il progetto.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”