Montebello Jonico – I giovani dell’entroterra montebellese non si scoraggiano se il campetto non “naviga” in buone acque. Ogni sera, da diversi giorni, lo stanno rimettendo a nuovo a proprie spese.

“Visto che non ci pensa nessuno, facciamo tutto noi”, affermano, sia i giovani di Montebello e di Masella che qualche genitore presente, venuto per sostenere i propri figli perché possano beneficiare di quello che dovrebbe essere il diritto allo sport in un campo sicuro.

Proprio lì, a Montebello Jonico, di sicuro era rimasto ben poco se non la certezza che, una caduta sconveniente su un ferro della recinzione sarebbe costata la vita a qualche giovane.

Proprio così. Gran parte dei paletti perimetrali, infatti, tipiche delle comuni recinzioni, erano spezzati in prossimità della base lasciando così “pungiglioni” simili a lance tese verso l’alto.

Come se non bastasse le porte erano divelte ed attaccate con lo il nastro adesivo e con il fil di ferro. “Lei vede questo tubo di ferro come è attaccato? Si rende conto come la traversa, al primo colpo di pallone, sarebbe andata a finire sulla testa di qualche ragazzo?”

Queste le parole di un genitore abbastanza teso nell’esprimersi perché afferma, “è facile far finta di niente ed andare avanti. La gente non chiede grandi cose ma ciò che sarebbe ordinaria amministrazione”. Inoltre, lo stesso dice “preciso, e me ne assumo la responsabilità, che l’amministrazione sapeva di questo disagio anzi, so pure che al sindaco Antonio Guarna è stato evidenziato il problema, a Masella, in occasione della festa patronale di settembre”.

Ma ad avviso di questo genitore, non era solo il sindaco ad essere stato messo al corrente bensì anche altri consiglieri ed assessori tanto che agli stessi era stato chiesto di intervenire con qualche fondo per dare dignità a quel campo al fine di farlo ritornare in ottime condizioni come ai tempi di don Pietro Polimeni, giovane parroco, passato prematuramente ad altra vita, a cui la stessa struttura è stata dedicata.

Guarna, però raggiunto telefonicamente, ha detto che non gli era stato sottoposto il problema e che, queste cose vanno comunicate per iscritto e non verbalmente. “Ad ogni modo i giovani hanno fatto un’opera meritoria sistemando il campetto poiché le risorse del Comune sono esigue. Resto sempre disponibile a darlo in gestione alle associazioni”:

Intanto mentre i ragazzi riparavano il perimetro del campo aggiungendo la giusta quantità di rete, altri cercavano di recuperare la rete delle porte ed altri ancora aiutano alcuni genitori a saldare le traverse delle porte.

Silenziosamente, come dipendenti di una grande azienda, ognuno ai loro posti, hanno dato il massimo.

Senza nessuna gara d’appalto  e senza percepire un euro, anzi rimettendoci di tasca propria, loro, giovani di età compresa tra i 10 e i 18 anni hanno dimostrato come si possono risolvere i problemi in poco tempo.

Tutto motivato dal grande desiderio di partecipare all’importante campionato organizzato dal CSI in collaborazione con le parrocchie di Montebello-Masella e nello specifico con il parroco don Roberto Aparo che permette ai giovani di mettersi in gioco con le altre 29 squadre.

Un percorso formativo, in ambito ecclesiastico, in cui i giovani hanno dimostrato anche di essere capaci di far navigare il proprio campo in buone acque.

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”