Pellaro – Domenica 14 dicembre giornata di grande festa per l’Istituto delle Suore Salesiane Oblate del Sacro Cuore per il 70° anniversario della fondazione.
A Pellaro si sono ritrovate centinaia di persone provenienti dalle parrocchie dove sono presenti le suore per festeggiare insieme un momento unico ed irrepetibile caratterizzato dal ringraziamento a Dio per aver suscitato in Mons. Giuseppe Cognata, vescovo di Bova, il dono di intuire le grandi esigenze del “dopo” in un “oggi” fatto di miseria e povertà.
La figura di Mons. Giuseppe Cognata è stata marcata da Don Giuseppe Ilari, salesiano, venuto per celebrare la Santa Messa.
Lui stesso, che da piccolo lo ha conosciuto, lo definisce “affabile”, persona veramente capace di amare perché ha saputo rispondere con grande amore anche alle azioni che lo hanno fatto soffrire.
Un invito forte alle suore per andare aventi così come il fondatore ha sempre voluto per essere segno nel mondo dell’amore che abbraccia tutti e principalmente gli ultimi, le briciole, coloro che ancora oggi sono scalzi in questo mondo vestito di lusso.
Grandi le parole dette dalla superiora della Calabria suor Maria Rita Rocchi, la quale ha energicamente sintetizzato l’esperienza delle oblate dal lontano 1933 ad oggi, soffermandosi ai momenti iniziali che hanno visto a poco a poco crescere l’ordine fino ai giorni nostri ed evidenziare la presenza del carisma di Mons. Cognata fino alla lontana Bolivia.
Là in una terra di miseria oggi tante suore svolgono la loro missione in un tessuto umano fatto di fragilità e vero bisogno.
Oggi si contano sette case, tante suore e tante novizie tutto frutto di tre suore partite dalla nostra terra per giungere ai più lontani.
Dopo la celebrazione Eucaristica i giovani delle varie parrocchie hanno allietato i momenti successivi proponendo canti, coreografie e spunti di riflessione.
Grande successo ha riscosso la scena proposta dai giovani della parrocchia di Scido scritta da Gino Marraffa perché ha regalato ai presenti momenti di grande emozione per le parole forti e ricche di significato capaci di scavare nel profondo del cuore umano ed esprimere l’essenza della sensibilità e dell’amore presente nell’animo.
La storia narrava una lettera ideale scritta dal fondatore al termine della sua vita tendente a fare un bilancio della propria esperienza di uomo e di vescovo là dove Dio lo aveva chiamato. Un profondo colloquio con se stesso e con Cristo per darsi risposte e offrire ogni istante il prezioso dono della vita al servizio degli ultimi.
Applausi ai giovani di Ardore, Brancaleone, Saline, Pellaro, Riace, Lazzaro, San Luca, Guardavalle e di tutte le altre parrocchie per quanto proposto e per aver contribuito in modi diversi all’ottima riuscita della giornata.
Così a Pellaro, in un clima di grande festa e condivisione, si è chiuso il 70° anniversario della fondazione. La speranza è che questo ordine possa, così come detto da P. Ilari, vivere nel tempo per quanti anni Dio vuole.