Montebello Jonico – Se in questi giorni, da un lato, le corse alle riunioni partitiche, finalizzate alla pianificazione della prossima ondata elettorale, si sono intensificate dall’altro il problema “ASI” sta riscuotendo sicuramente maggiore risonanza.
Intanto mentre il capogruppo dell’opposizione Ugo Suraci ha chiesto la convocazione urgente di un consiglio i cittadini vogliono capire perché il comune ha deciso di non aderire.
E’ un bene o un male essere tagliati fuori dall’ASI? Per i cittadini è un male ed in piena sintonia con la voce del popolo si trova anche capogruppo dell’opposizione il quale è stato proprio lui a sollevare il caso.
Già nei giorni scorsi Ugo Suraci ha dato alcune risposte mediante un comunicato stampa esprimendo sicuramente le sue vedute ma come lui stesso afferma “commentando seriamente le carte”.
Ugo Suraci guarda e riguarda attonito i documenti ufficiali del “no” all’ASI e si dice sbigottito.
“Non è possibile che degli amministratori si estraniano da un elemento così importante come appunto l’ASI senza delle vere motivazioni di fondo”. Queste le parole del capogruppo dell’opposizione che si dice profondamente amareggiato dalla superficialità con cui è stato affrontato il problema.
“Questa decisione è contraria agli interessi di Montebello, continua deciso Suraci, che viene ad essere privato della possibilità di esprimersi là dove invece dovrebbe farlo”.
Per questi motivi Suraci scrive a Nisi, sindaco di Montebello, per la convocazione urgente di un consiglio con l’intento di “fare un passo indietro” in merito alla decisione assunta.
“Autoescludersi dal consorzio ASI è molto grave ed avrà gravi conseguenze per il territorio comunale anche perché esclude il Comune da ogni ruolo nella vita e nelle decisioni che in quell’ente verranno prese in materia di sostegno allo sviluppo industriale”. Questa una delle tante preoccupazioni che il capogruppo dell’opposizione comunica al Sindaco di Montebello.
“E’ pure vero, continua, che il territorio comunale é coperto da fallimenti industriali (Liquichimica ed O.G.R.) e dai tentativi di rilancio (progetto SIPI, bergamotto, ecc.) ma resta pur sempre un territorio ancora inserito nelle aree industriali di competenza dell’ASI e quindi con prospettive di possibile sviluppo nel settore”.
Nella lettera Suraci critica aspramente l’operato dell’amministrazione Nisi, ed al contempo comunica al primo cittadino l’incapacità di comprendere il suo comportamento su una questione così importante.
Suraci infatti afferma che dalle carte non emerge la posizione del sindaco che invece avrebbe dovuto occupare il suo giusto posto.
Suraci, definisce un “autogol indecoroso” la rinuncia a prendere parte dell’Asi ed in merito afferma di “volerci vedere chiaro”.
Comunque se Suraci ha attaccato così duramente al maggioranza la stessa saprà dare ai cittadini vere motivazioni e spiegazioni plausibili di un comportamento che vede Montebello ormai lontano dall’Asi.

Vincenzo Malacrinò