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MONTEBELLO JONIICO RIMANE ISOLATO

21 ottobre 2004 Nessun Commento

Montebello Jonico- Piove a Montebello ormai da due giorni e il continuo precipitare delle acque sul suolo procura danni non indifferenti alla popolazione.
Ritorna di scena l’odissea, ormai nota a tutti, della borgata Sant’ Elena, apparsa anche sugli schermi televisivi della Rai e rimasta comunque statica rispetto ai giorni in cui gli italiani osservavano una strada azzerata ed una frazione tagliata fuori dal mondo.
Oggi si registrano le stesse immagini. Sul greto del fiume a testimonianza di un percorso ormai vecchio rimane solo un filo di strada largo circa 80 cm.
Così ancora una volta gli abitanti della borgata Sant’Elena si trovano isolati. Ma c’è di peggio. Alcuni cittadini di Chorio giunti nella borgata sono rimasti anch’essi vittime delle piogge ed impossibilitati a rientrare a casa.
Intanto qualcuno attendeva la ruspa per sistemare la strada ma fino alle ore 14 la “pellicola” che veniva mandata in onda era sempre la stessa.
I cittadini già l’anno scorso sotto la pioggia scommettevano che avrebbero rivisto lo stesso film anche l’inverno successivo e di fatto così è stato.
Sciopero su sciopero per chiedere la costruzione del ponte fino a giungere a gesti disperati e di protesta che hanno visto donne armate di mazze per “smontare” il vecchio ponte ora sbarrato.
A distanza di un anno nel concreto non si legge alcuna variazione o meglio la solita disperazione di cittadini tagliati fuori dal mondo e preoccupati per la propria salute.
L’ambulanza infatti, mai arriverebbe fin lassù e comunque, peggio ancora, un’autovettura non può più attraversare il greto.
Disagi si registrano anche nella borgata D’Adora dove giovani e meno giovani si sono armati di pale e picconi per sistemare la strada alla “meno peggio” abbattendo così il nemico “isolamento”.
Lungo la provinciale non è mancata l’ormai “amica” caduta massi, come nemmeno le grosse pozzanghere capaci di accogliere la larga famiglia dei pachidermi.
Le stesse pozzanghere che si sono riscontrate sulla SS 106 in corrispondenza del bivio di saline e di altri che di volta in volta anche lungo i rettilinei deformi rendono difficile il transito ed ancora più massiccio il pericolo lungo la superstrada della morte.
Così mentre si aspetta il sole, gli anziani delle borgate hanno già pensato a come difendersi dall’inverno facendo scorte di medicine e di viveri da utilizzare in caso di emergenza.

Vincenzo Malacrinò
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