ALL’ORATORIO DI SALINE UN INCONTRO INTERESSANTE
Montebello Jonico – L’oratorio è stato al centro di un vivo incontro innovativo, tendente a volgere lo sguardo lontano, là dove i giovani focalizzano idee ed iniziative e dove sempre possono contare sul decollo dei propri piccoli o grandi pensieri.
“Solidarietà” è stata la parola portante del partecipato incontro svoltosi nel salone parrocchiale di Saline sul tema : “Oratorio – strumento di accoglienza, a servizio della comunità territoriale, spazio di crescita, di legalità di relazione educativa e vitale per i giovani”.
L’importante tema è stato pensato ed organizzato dalla parrocchia del SS. Salvatore di Saline, dall’Ufficio di pastorale giovanile diocesano ed in collaborazione con la Questura di Reggio Calabria.
La Chiesa e lo Stato sono e si sentono vicini nel difendere la dignità dell’uomo e soprattutto nella prevenzione ed nel recupero. La Polizia dentro l’oratorio come dimostrazione della sintonia col mondo giovane che cresce veramente solo se nel confronto delle idee e nella reciprocità dello scambio culturale ed umano.
Presente all’incontro il questore di Reggio Calabria, Vincenzo Speranza, la dott. Maria Russo, commissario di Reggio Calabria, il dott. Giuseppe Pizzonia, commissario di Condofuri, il tenente dei carabinieri della compagnia di Melito P. S. Antonio Sframeli, il maresciallo della stazione di Saline Davide Micale, Gino Arcudi, responsabile della pastorale giovani della diocesi di Reggio Calabria, don Domenico Cartella, assistente spirituale della pastorale giovanile, padre Angelo Epis, monfortano, Mariella Costarella, responsabile dell’oratorio della parrocchia dell’Immacolata di Melito Porto Salvo e Domenico Villaccio responsabile degli scuot di Saline.
Presenti inoltre alcuni parroci delle parrocchie limitrofe, il sindaco del comune Loris Nisi e tanti cittadini.
Don Rocco De Franco, parroco di Saline, nel rivolgere i saluti ai presenti ha sentito forte l’esigenza di affermare che l’oratorio è luogo dove coltivare i veri valori e per testimoniare la speranza al mondo giovanile.
“Che cos’è la vita del cristiano se non accoglie quella dell’altro?” . Questa la grande provocazione di don Rocco all’inizio dell’incontro.
Il questore di Reggio Calabria ha affermato che la presenza di Polizia e Carabinieri all’incontro non è uno slogan ma un modo per insegnare ai giovani che lo Stato è vicino alla gente e soprattutto al mondo giovanile che ha bisogno di fiducia e soprattutto di invertire la visione “repressiva” nei confronti delle istituzioni.
Il questore tocca temi importanti come la disoccupazione, la droga e l’importanza dell’alto valore della solidarietà.
Padre Angelo Epis con bravura fa toccare con mano l’esperienza dell’oratorio o meglio spiega nel concreto come nasce e come si evolve un angolo di struttura dedicata ad attività che accolgono “l’altro”.
E’ bene che si aprano le porte a tutti, ha affermato Padre Epis, anzicchè chiudersi in quanto questo atteggiamento potrebbe stimolare negativamente l’essere umano ed ottenere risultati completamente opposti.
Quindi l’oratorio come casa di tutti e soprattutto come momento per insegnare a tutti l’amore e l’etica.
Incisive anche le parole degli altri relatori che hanno confluito sul tema della giornata evidenziando ancora una volta la disponibilità dello Stato nei riguardi della gente ed in modo particolare dei giovani che hanno bisogno di punti di riferimento.
Quindi i carabinieri e i poliziotti vanno visti come amici pronti a dare una mano a chi la tende. E l’architetto Gerace …… nel suo intervento espresso fiducia nei giovani i quali però hanno bisogno di chi stia loro vicino.
L’oratorio come lui stesso ha affermato, vince sulla televisione, sui giochi moderni e nel chiudersi davanti al computer di casa.
Insomma l’oratorio è un’ottima palestra per chi vuole irrobustire i muscoli della vita.
Vincenzo Malacrinò