PAESAGGIO E ARCHITETTURA IN MOSTRA
9 gennaio 2007
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E’ stata inaugurata nei giorni scorsi, presso il salone della Provincia, la mostra personale di Pino Curatola. Il titolo dell’evento “Architetture e paesaggi” trova pieno accordo con quanto proposto dall’artista nelle sue tele che rievocano il senso del paesaggio, delle forme architettoniche e degli angoli reconditi comunque vivi e presenti nella mente di quanti si troveranno ad ammirare le opere esposte nel salone della provincia in piazza Italia.
Insomma Curatola ha voluto esternare alla città di Reggio un suo spaccato di vita ed un suo arco di tempo che lo ha visto particolarmente impegnato nel ritrarre il paesaggio e l’architettura.
Presente all’inaugurazione il consigliere provinciale Omar Minniti, il quale si è congratulato per i contenuti della mostra così come il sindaco di San Lorenzo, dott. Sapone che si è detto sorpreso per aver scoperto un artista come Curatola, attento al territorio ed al paesaggio.
La serata è stata condotta da Marilena Licandro, pittrice e presidente della Rac Mar –Onlus, la quale ha affermato che il desiderio di “immortalare il momento” è tipico dell’artista Curatola, che trova nelle forme nette e definite uno stile tale da contraddistinguerlo nello scenario artistico.
Giuseppe Curatola, influenzato dalle opere del “Canaletto” del XVIII, appartiene alla corrente dei “Vedutisti”. L’artista ama ritrarre scorci di paesaggio e soprattutto aspetti peculiari dell’architettura della sua Città. L’ambiente urbano caratterizza le sue opere così come le scene di ogni giorno protese verso la costruzione del futuro.
Nelle sue opere è sempre presente un “connubio”: la struttura architettonica è sempre accompagnata dal verde.
Il palazzo o qualunque altra struttura viene inquadrata e studiata in modo tale da poter ritrarre ogni suo intorno e nello specifico il verde. L’albero è amico delle opere murarie o meglio, l’artista cerca l’angolo giusto nel dipingere al fine di non escludere il “vivo” dalla scena.
La pittrice Licandro ha definito “viva” l’arte di Curatola proprio per questo aspetto, sottolineando che l’artista centra l’attenzione sulla propria città in modo originale . fotografando con gusto i momenti più significativi e soprattutto quello maggiormente comunicativi.
Inoltre altro elemento essenziale è rappresentato dal cromatismo e dalla passione che traspare nelle varie forme e tale da richiamare l’attenzione dell’osservatore che intravede nell’opera il segno dell’incisività.
Pino Curatola ha detto di voler regalare alla propria città questo piccolo mondo nella speranza che molti si possano ritrovare e rivedere in quelle forme ed in quel paesaggio che parla di libertà e di vero desiderio di stabilire un contatto diretto con la natura.
Insomma Curatola ha voluto esternare alla città di Reggio un suo spaccato di vita ed un suo arco di tempo che lo ha visto particolarmente impegnato nel ritrarre il paesaggio e l’architettura.
Presente all’inaugurazione il consigliere provinciale Omar Minniti, il quale si è congratulato per i contenuti della mostra così come il sindaco di San Lorenzo, dott. Sapone che si è detto sorpreso per aver scoperto un artista come Curatola, attento al territorio ed al paesaggio.
La serata è stata condotta da Marilena Licandro, pittrice e presidente della Rac Mar –Onlus, la quale ha affermato che il desiderio di “immortalare il momento” è tipico dell’artista Curatola, che trova nelle forme nette e definite uno stile tale da contraddistinguerlo nello scenario artistico.
Giuseppe Curatola, influenzato dalle opere del “Canaletto” del XVIII, appartiene alla corrente dei “Vedutisti”. L’artista ama ritrarre scorci di paesaggio e soprattutto aspetti peculiari dell’architettura della sua Città. L’ambiente urbano caratterizza le sue opere così come le scene di ogni giorno protese verso la costruzione del futuro.
Nelle sue opere è sempre presente un “connubio”: la struttura architettonica è sempre accompagnata dal verde.
Il palazzo o qualunque altra struttura viene inquadrata e studiata in modo tale da poter ritrarre ogni suo intorno e nello specifico il verde. L’albero è amico delle opere murarie o meglio, l’artista cerca l’angolo giusto nel dipingere al fine di non escludere il “vivo” dalla scena.
La pittrice Licandro ha definito “viva” l’arte di Curatola proprio per questo aspetto, sottolineando che l’artista centra l’attenzione sulla propria città in modo originale . fotografando con gusto i momenti più significativi e soprattutto quello maggiormente comunicativi.
Inoltre altro elemento essenziale è rappresentato dal cromatismo e dalla passione che traspare nelle varie forme e tale da richiamare l’attenzione dell’osservatore che intravede nell’opera il segno dell’incisività.
Pino Curatola ha detto di voler regalare alla propria città questo piccolo mondo nella speranza che molti si possano ritrovare e rivedere in quelle forme ed in quel paesaggio che parla di libertà e di vero desiderio di stabilire un contatto diretto con la natura.
Vincenzo Malacrinò