STRADA A SCORRIMENTO VELOCE PER MONTEBELLO
80 milioni di euro risolvono il problema
Montebello Jonico- Si è tenuto a Saline, presso i locali dell’Associazione Nemesis un importantissimo incontro dal titolo “Infrastrutture e viabilità”. Presente alla conferenza il sottosegretario alle infrastrutture Luigi Meduri, il sindaco del Comune di Montebello Loris Maria Nisi, l’ing. Domenico Italo Cuzzola, dirigente settore viabilità provincia di Reggio Calabria, l’ing. Pietro Viviano, Responsabile Genio Civile Opere Marittime di Reggio Calabria e l’ing. Francesco Foti, Responsabile Ufficio Tecnico Comune di Montebello Jonico. Un incontro significativo perché ha portato in auge il problema delle infrastrutture nell’area del Comune di Montebello e ha toccato il dramma della 106 intesa come luogo in cui viene spezzata la vita ed ancora dell’annoso problema del porto di Montebello.
Il moderatore del convegno, Vincenzo Malacrinò, ha proposto un attimo di silenzio per ricordare la ragazza che, proprio nel bivio si Saline, ha perso la vita e quanti come lei sono state vittime della strada a causa, forse, dei troppi silenzi e degli scarsi interventi di messa in sicurezza che si sono registrati nel passato e nel presente.
Il presidente della Nemesis, Franco Meduri, entrando nel tema della serata, ha il fenomeno dell’isolamento e della drammaticità in esso contenuta relativamente ai paesi che vivono nell’area dell’entroterra Montebellese. “E’ necessario, ha affermato, avvicinare la gente, diminuire e migliorare la viabilità e soprattutto la qualità che caratterizza la stessa”.
Oggi, infatti, raggiungere Montebello, Masella o Fossato è più che un’impresa e proprio per questo il Comune anno dopo anno sta perdendo cittadini, i quali tendono a spostarsi nelle aree costiere e non sempre nello stesso Comune ma preferendo Melito, Lazzaro o Reggio quale sede definitiva della propria residenza.
Un comune che perde abitanti è un paese povero poiché perde l’essenza dell’essere ed i contenuti umani, culturali e storici che solo il popolo autoctono può dare.
Così si è cercato di capire con i relatori presenti quali sono le prospettive ed i progetti già esistenti per vincere l’isolamento dei centri interni del Comune.
L’ing. Francesco Foti, ha relazionato sullo stato reale della viabilità Montebellese e soprattutto sulla vulnerabilità in caso di calamità naturale. Questo a dimostrazione di come e di quanto sia necessario un serio intervento sulla rete stradale montebellese.
I risultati sono stati interessanti poiché l’ing. Domenico Italo Cuzzola, non solo ha dato contezza dei progetti esistenti ma anche della spesa economica necessaria alla realizzazione.
Due sono i progetti analizzati. Uno sintetizza la pedemontana e l’altro una strada a scorrimento veloce lungo il torrente S. Elia. Inoltre l’Associazione Nemesisha proposto un percorso alternativo per giungere fino a Fossato passando da Molaro.
I costi relativi ad ogni singolo progetto sono di 80 milioni di euro ad eccezione dell’ultimo per assenza di studi specifici in merito. La differenza è sostanziale perché con il progetto della pedemontana, che costerebbe quanto la strada a scorrimento veloce Montebello S. Elia, si metterebbero in rete molti più paesi e cioò Balagadi, Roccaforte, San Lorenzo, Fossato – Montebello, Motta e tutti i paesini della vallata del Valanidi. Su questa proposta si dovrebbe proprio riflettere anche perché Montebello-Fossato diventerebbero la periferia di reggio dal momento che si raggiungerebbero in soli 14 Km.
Il problema delle strade non è stato il solo tema affrontato poiché è stata assegnata all’ing. Pietro Viviano la relazione sulla problematica del Porto di Montebello. Un porto ormai in disuso ma che, con una somma moderata, potrebbe assolvere un compito turistico.
Proposta interessante e sposata dai presenti compreso il primo cittadino Loris Maria Nisi, il quale ha affermato che l’amministrazione è stata da sempre attenta a tutte le problematiche legate al territorio e che, anche se i frutti non sono immediati, in futuro tanti potranno leggere gli effetti della sua azione politica.
Dopo le riflessioni sui vari temi trattati, l’on. Luigi Meduri, sottosegretario alle infrastrutture, ha concluso ribadendo il suo forte impegno sul territorio provato anche da grandi opere che verranno realizzate nel breve periodo come la messa in sicurezza della 106 e la realizzazione del nuovo asse viario che giungerà fino a Melito “tagliando” il territorio di Montebello all’altezza di Caracciolino.
La speranza dei cittadini è che lo Stato si faccia carico delle problematiche legate allo spopolamento delle aree interne e che l’iniziativa proposta dalla Nemesis sia il vero trampolino di lancio per la realizzazione di una struttura tale da valorizzare i luoghi che per secoli sono stati centro di cultura, di tradizione e di pensiero.
Vincenzo Malacrinò