SILVIO GALIA VINCE UN ALTRO PREMIO
10 agosto 2007
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Silvio Galia, l’artista pirografista reggino, ancora una volta corre veloce sulla strade dell’arte riscuotendo ottimi successi a livello nazionale ed internazionale.
L’artista reggino dopo la prima personale a Reggio Calabria con Gerardo Sacco e Renzo Margonari ora vince un importante premio: la Palme d’Oro- un riconoscimento che giunge da lontano e precisamente da Sirmione (BS) dove la critica si è espressa con alti toni per l’artista nativo di San Pietro di Caridà.
Momenti di grande emozione, quelli di Silvio Galia e della sua famiglia perché immersi in meravigliosi eventi quali appunto quelli dell’arte e soprattutto del “riconoscimento” di doti particolari quali quelli decretate dalla commissione a Galia.
“Per la classe dimostrata e per il suo operato artistico”. Questo è quanto si legge nella pergamena con tanto di firma di esperti critici italiani e stranieri.
La sua arte estremamente complessa per la tecnica è riconosciuta come rara e particolare. Non capita ogni giorno avere la possibilità di ottenere opere d’arte senza pennelli ma solo con una punta di ferro arroventata. La tecnica di Galia è proprio questa. Qui si cala l’artista reggino. Il fuoco è il suo colore e i chiaroscuri le sfumature.
“Una tecnica che gli permette ottime esecuzioni, con riproduzioni di personaggi realizzati con estrema cura del particolare”.
Queste le parole della prof.ssa Mariarosaria Belgiorine, critico d’arte, rivolte a Galia il giorno della premiazione.
Una grande soddisfazione per l’artista, dunque, ma anche per Reggio che ha la possibilità di avere “in casa”un uomo dalla “grande capacità di catturare l’emozione della figura” così come la critica lo definisce.
Silvio Galia si dice soddisfatto per questo premio e al contempo comunica che ha già inviato alcune opere per una collettiva di Corfù all’International Prix the pantokrator.
Qui avverrà una selezione ad opera di massimi esperti e ai migliori sarà data la possibilità di effettuare una personale a Corfù.
Chi lo sa se toccherò a Galia questa grande opportunità artistica. A giorni ci sarà la risposta ufficiale ed in ogni caso l’artista afferma che il suo sogno è quello di poter effettuare una mostra nella sua terra natia e cioè a San Pietro di Caridà per rivedere le immagini di un tempo tra la sua gente e il suo calore.
L’artista reggino dopo la prima personale a Reggio Calabria con Gerardo Sacco e Renzo Margonari ora vince un importante premio: la Palme d’Oro- un riconoscimento che giunge da lontano e precisamente da Sirmione (BS) dove la critica si è espressa con alti toni per l’artista nativo di San Pietro di Caridà.
Momenti di grande emozione, quelli di Silvio Galia e della sua famiglia perché immersi in meravigliosi eventi quali appunto quelli dell’arte e soprattutto del “riconoscimento” di doti particolari quali quelli decretate dalla commissione a Galia.
“Per la classe dimostrata e per il suo operato artistico”. Questo è quanto si legge nella pergamena con tanto di firma di esperti critici italiani e stranieri.
La sua arte estremamente complessa per la tecnica è riconosciuta come rara e particolare. Non capita ogni giorno avere la possibilità di ottenere opere d’arte senza pennelli ma solo con una punta di ferro arroventata. La tecnica di Galia è proprio questa. Qui si cala l’artista reggino. Il fuoco è il suo colore e i chiaroscuri le sfumature.
“Una tecnica che gli permette ottime esecuzioni, con riproduzioni di personaggi realizzati con estrema cura del particolare”.
Queste le parole della prof.ssa Mariarosaria Belgiorine, critico d’arte, rivolte a Galia il giorno della premiazione.
Una grande soddisfazione per l’artista, dunque, ma anche per Reggio che ha la possibilità di avere “in casa”un uomo dalla “grande capacità di catturare l’emozione della figura” così come la critica lo definisce.
Silvio Galia si dice soddisfatto per questo premio e al contempo comunica che ha già inviato alcune opere per una collettiva di Corfù all’International Prix the pantokrator.
Qui avverrà una selezione ad opera di massimi esperti e ai migliori sarà data la possibilità di effettuare una personale a Corfù.
Chi lo sa se toccherò a Galia questa grande opportunità artistica. A giorni ci sarà la risposta ufficiale ed in ogni caso l’artista afferma che il suo sogno è quello di poter effettuare una mostra nella sua terra natia e cioè a San Pietro di Caridà per rivedere le immagini di un tempo tra la sua gente e il suo calore.
Vincenzo Malacrinò