L’associazione culturale “I Fossatesi nel mondo” a pochi mesi della propria fondazione registra i primi successi nel territorio dell’entroterra montebellese là dove ha organizzato eventi rimasti profondamente impressi nel cuore di chi ha partecipato. L’intento di essere “collante” tra chi è partito e chi è rimasto è pienamente riuscito così come l’alta impresa culturale finalizzata al recupero dell’identità storica e quindi anche umana e sociale.
Su questi principi l’associazione si è mossa coinvolgendo le risorse locali poiché è certa che solo attraverso la valorizzazione dell’esistente si riesce a decollare così come solo attraverso lo studio, la ricerca e la conoscenza del territorio si può costruire un pezzo di storia migliore rispetto a quella presente, spesso fossilizzata nel “non sapere” e quindi nel buio della propria luce.
Le bandiere dei diversi stati sventolate dai rappresentanti dei vari paesi è una vera e propria testimonianza di come e di quanto si può ottenere attraverso l’unione e la sintesi delle energie.
Il presidente dei “Fossatesi nel Mondo” Domenico Pellicanò si è detto soddisfatto ed al contempo orgoglioso dei risultati fermo restando che si deve ancora lavorare al fine di introdurre all’interno di Montebello quel fascino e quella bellezza che ormai si è persa.
“Insieme ce la faremo” ha affermato Pellicanò e dello stesso dire sono Fabio Macheda, Giovanni Crea e tutti i soci dell’’Associazione intenti a programmare altre iniziative.
“Il nostro obiettivo, hanno affermato è quello di valorizzare le tradizioni, il territorio e i personaggi fossatesi che hanno reso celebre il proprio paese.”
Per questo è stato anche organizzato un importante convegno che ha visto, in qualità di relatori, i proff. Luigi Sclapari e Filippo Violi, il maestro Domenico Candela e l’avvocato Domenico Vadalà.
Con loro i fossatesi hanno scoperto e “messo a fuoco” l’origine greca di molti toponimi dell’area grecanica, la maestosità delle chiese e la straordinaria bellezza degli affreschi bizantini ancora vivi testimoni di un passato che ha bisogno di essere raccontato per raccontare.
All’interno del convegno sono stati ricordati 5 fossatesi importanti perché si sono distinti nel mondo, in diversi campi della società. Proprio a loro è stata concessa la tessera onoraria dell’associazione. Si tratta di Alfredo Nicolò (Imprenditoria), Armando Tripodi (Scienza), Antonino Pizzichemi (Scuola), Giuseppe Aquilino (Libertà civili), Antonino Stillittano (Politica). L’associazione ha voluto premiare non solo chi si è distinto nel passato ma anche chi si distingue nel presente. Per questo motivo è stato presentato il libro “Parole d’assoluto” del giovane scrittore fossatese Mimmo Principato.
Infine sempre nel convegno è stato commemorato, nel 70° anniversario della morte, Ambrogio Calabrò, volontario antifascista della guerra di Spagna.
Infine nei giorni stabiliti dal programma sono stati “rispolverati” i giochi di un tempo al fine di tornare indietro negli altri e sentirsi così veri amici e persone capaci di condividere ogni emozione. “Questi eventi, ha concluso il presidente Domenico Pellicanò si possono realizzare solo mediante la sinergia della gente e l’incoraggiamento delle istituzioni, per questo sento vivo il desiderio di ringraziare tutti ed in modo particolare l’assessore alle attività produttive della Regione Calabria, On. Pasquale Maria Tripodi”.
Così si chiude a Fossato il capito estivo mentre si sta già lavorando per le iniziative invernali.