IL SENATORE SCILIPOTI, DAVANTI AL PORTO DI SALINE, DICE “NO” AL CARBONE
Montebello Jonico – “Non sarò mai a favore alla costruzione della centrale a carbone nemmeno se questa dovesse compromettere la vita di un solo uomo poiché in esso splende l’immensa luce di Dio”.
Questa la forte affermazione del senatore Domenico Scilipoti di Forza Italia, esternata a Saline, durante la conferenza stampa che si è tenuta nell’area antistante al porto dove erano presenti sostenitori del “no”, del “si”, Tommaso Iaria, dirigente del movimento “Pace Italia”, Sebastiano Nucera del Club FI di Condofuri, i carabinieri di Saline diretti dal Maresciallo Davide Micale e le guardie zoofile.
Da Roma Scilipoti è giunto a Saline per ribadire la sua contrarietà alla realizzazione dell’impianto auspicando la convergenza autorevole di tutte le forze politiche, indipendentemente dal colore di appartenenza, perché al posto del “niente” non si realizzi la centrale ma opere compatibili con l’ambiente e con la salute dell’uomo.
“Bisogna essere uniti per il bene comune”, ha sottolineato il senatore di FI precisando che la sua posizione è chiara come Senatore della Repubblica, come medico e come esponente di FI nonostante più di uno dei presenti ribadiva che non avrebbe “preso più nessun voto”.
“Mi spiace, ha risposto con disinvoltura, però non mi farò mai tirare dalla giacca da nessuno; l’elettore non può condizionare la strada che porta al bene comune”.
Il territorio, ha detto Scilipoti, “non può pagare per gli errori passati commessi da alcuni politici che hanno violentato la vocazione del territorio imponendo il pacchetto Colombo. E’ tempo di essere concreti. Per questo oltre ad aver presentato due interrogazioni parlamentari ho anche stilato una disegno di legge che presenterà nei prossimi giorni al fine di dare un fattivo contributo al territorio”.
Singolare la proposta al senatore, da parte di alcuni esponenti del “si”, di soppressata, salame, pane e uova ad indicare, in modo simbolico, l’estinzione dei prodotti genuini dopo la costruzione della centrale.
Scilipoti non si è scomposto alle contestazioni dei rappresentanti del “si” e mentre coglieva gli applausi del “no carbone” ha ribadito che “la salute dell’uomo viene prima di tutto; come uomo di fede che possiede una coscienza, non posso rinnegare Dio”. Lungo la costa del gelsomino e del bergamotto, dunque, non potrà sorgere “l’antiquato mostro” poiché sopprimerebbe le valenze del territorio e tutte le micro attività.
“Bisogna uscire dalle lobby, ha detto Scilipoti, ed essere uomini liberi, imprenditori capaci di presentare i propri prodotti senza soggetti intermedi”. Un invito ai politici perché sostengano gli operatori commerciali e perché al bergamotto, “oro verde” del sud venga conferito un riconoscimento internazionale considerato che l’unico posto al mondo in cui cresce l’agrume è un piccolo tratto della costa Jonica.
“Il micro clima, ha detto, non può essere alterato dagli inquinanti, anzi penso che quest’area dovrebbe essere oggetto di studio per scoprire le motivazioni scientifiche che permettono alla rara specie di vegetare e quali ricadute potrebbe avere sull’uomo”.
Gli animi del “si” e del “no” si sono accesi mentre il senatore sottolineava la disponibilità al dialogo, cosa che è avvenuto al termine della conferenza, in cui ha parlato con i sostenitori del “Si”. Scilipoti ha concluso con un sorriso ribadendo “no al carbone”.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”