TERZO FORUM DELLE ASSOCIAZIONI
18 dicembre 2007
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Montebello Jonico – Si è svolto a Fossato, presso la sede dell’associazione “I Fossatesi nel Mondo”, il terzo forum delle associazioni di Montebello per discutere ancora una volta sulla sorte dello sviluppo locale e sul problema della centrale a carbone nell’area ex liquilchimica di Montebello Jonico. Al tavolo dei relatori il presidente dell’associazion “I Fossatesi nel Mondo”, Mimmo Pellicanò Franco Meduri della “Nemesis”, Franca Evoli dell’ “Arghiropolus”, Nuccio Foti dei “Rangers International” e l’architetto reggino Santo Marra, vincitore del premio “Architettura Portus 2006″.
Proprio in quella sede l’architetto Marra assieme dall’architetto Pietro Latella, ha illustrato il suo lavoro mediante un video e tavole progettuali tali da definire nello specifico la questione.
La proposta vincitrice di un premio importante trova la condivisione di Legambiente e degli Enti Locali. Il tutto di dovrebbe realizzare lungo la fascia che va da Capo d’Armi a S.Elia, dove sono presenti aree dismesse che possono essere riutilizzate ed aree di particolare interesse naturalistico che potrebbero innescare meccanismi economici per le popolazioni locali.
L’articolata presentazione ha visto la puntualizzazione di quattro macrotemi: l’ex area industriale della Liquichimica con Acquario e Museo di Biologia Marina; i laghetti di Saline con l’Oasi faunistica; le officine Grandi Riparazioni con il Parco delle Energie alternative; l’area della nave “Laura C”, con il Parco Marino.
Un modo sostenibile per recuperare, valorizzare e innovare il territorio con progetti che si sposano con l’ambiente e con le reali aspettative dei cittadini poiché, così come è emerso all’interno del dibattito nessuno intende condividere il progetto della centrale a carbone.
Si è pertanto discusso a lungo sulle reali alternative al progetto e l’orientamento và sempre lo steso punto: sostenibilità ambientale ed utilizzazione delle risorse a fini economici.
Sempre nel corso della serata si è parlato di problemi legati al territorio e nello specifico di quanto si sta verificando in prossimità del sito archeologico di Prastarà.
I massi che vengono prelevati in una cava vengono attenzionati dalla popolazione e dalle associazioni perché si evitino effetti irreversibili sulla componente ambientale.
Sono stati proprio i “Rangers International” a lanciare una particolare forma di attenzione verso quei beni che ci riportano al passato al fine di evitare che l’essenza dello stesso possa mancare là dove per secoli è stata posta.
Altro problema discusso è stato quello della caduta massi lungo la strada provinciale S.Elia – Fossato, che mette a rischio l’incolumità di chi ogni giorno la percorre.
Prossima tappa del Forum è prevista per sabato 12 gennaio 2008, alle ore 18.00, nella sede dei “Rangers” a Saline Joniche.
Proprio in quella sede l’architetto Marra assieme dall’architetto Pietro Latella, ha illustrato il suo lavoro mediante un video e tavole progettuali tali da definire nello specifico la questione.
La proposta vincitrice di un premio importante trova la condivisione di Legambiente e degli Enti Locali. Il tutto di dovrebbe realizzare lungo la fascia che va da Capo d’Armi a S.Elia, dove sono presenti aree dismesse che possono essere riutilizzate ed aree di particolare interesse naturalistico che potrebbero innescare meccanismi economici per le popolazioni locali.
L’articolata presentazione ha visto la puntualizzazione di quattro macrotemi: l’ex area industriale della Liquichimica con Acquario e Museo di Biologia Marina; i laghetti di Saline con l’Oasi faunistica; le officine Grandi Riparazioni con il Parco delle Energie alternative; l’area della nave “Laura C”, con il Parco Marino.
Un modo sostenibile per recuperare, valorizzare e innovare il territorio con progetti che si sposano con l’ambiente e con le reali aspettative dei cittadini poiché, così come è emerso all’interno del dibattito nessuno intende condividere il progetto della centrale a carbone.
Si è pertanto discusso a lungo sulle reali alternative al progetto e l’orientamento và sempre lo steso punto: sostenibilità ambientale ed utilizzazione delle risorse a fini economici.
Sempre nel corso della serata si è parlato di problemi legati al territorio e nello specifico di quanto si sta verificando in prossimità del sito archeologico di Prastarà.
I massi che vengono prelevati in una cava vengono attenzionati dalla popolazione e dalle associazioni perché si evitino effetti irreversibili sulla componente ambientale.
Sono stati proprio i “Rangers International” a lanciare una particolare forma di attenzione verso quei beni che ci riportano al passato al fine di evitare che l’essenza dello stesso possa mancare là dove per secoli è stata posta.
Altro problema discusso è stato quello della caduta massi lungo la strada provinciale S.Elia – Fossato, che mette a rischio l’incolumità di chi ogni giorno la percorre.
Prossima tappa del Forum è prevista per sabato 12 gennaio 2008, alle ore 18.00, nella sede dei “Rangers” a Saline Joniche.
Vincenzo Malacrinò