A SALINE 40 PROFUGHI DEL BANGLADESH
Montebello Jonico – I Commissari Straordinari del Comune di Montebello Jonico sono ancora in prima linea per quanto attiene la gestione dei profughi accolti a Saline dopo lo sbarco avvenuto a Reggio Calabria.
Attraverso lo sforzo sinergico tra istituzioni e volontariato tutto sta andando avanti per il meglio regalando ai giovani ragazzi speranza e serenità. La triade composta da Mario Muccio, Antonio Giaccari e Giuseppe Guglielmo Giliberto sta lavorando costantemente al fine di garantire ai giovani provenienti dal Bangladesh un presente adeguato pur nelle difficoltà esistenti.
I ragazzi, infatti sono ospitati in una grande palestra e lì trascorrono le loro giornate circondati dall’affetto di volontari e nello specifico dei Rangers International diretti da Nuccio Foti e della Pro-loco presieduta da Mimmo Romeo che, sin dal loro arrivo non li hanno lasciati soli neppure per un istante.
Un legame affettivo e non solo di assistenza quello instaurato quale segno di un popolo capace di accogliere.
Al loro arrivo, ad attenderli oltre ai commissari era presente anche il comandante della Polizia Provinciale Domenico Crupi, segno di come le istituzioni bene interagiscono tra loro al fine di garantire il meglio a chi nella propria terra ha subito solo e soltanto brutalità e durezza.
Gli aspetti logistici sono stati coordinati dal responsabile dell’Ufficio tecnico, Domenico Calabrò, dal comandante dei Vigili urbani, Antonella Sgarlato, e dai Carabinieri della locale stazione coordinati dal Maresciallo Davide Micale.
Proprio nei giorni scorsi 20 minori sono stati condotti a Catanzaro mentre a Saline sono rimasti altri 20 maggiorenni.
Dai controlli medici sono emerse le loro buone condizioni di salute ad eccezione del giustificato stress e sofferenza psicologica.
Ora a Saline servono beni di prima necessità per i giovani che hanno già chiesto asilo politico: maglie, detersivi, dentifrici e molto altro.
Bisogna lanciare un’altra gara di solidarietà per cercare di regalare un presente dignitoso a chi si attende dalla vita un futuro vero.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”