LE PAROLE DEL SILENZIO ALLA MARCIA DELLA LEGALITA’
Montebello Jonico – Nessuna parola e nessun discorso alla marcia della legalità che si è svolta a Saline Joniche per esprimere la vicinanza all’ingegnere Francesco Foti, dipendente del Comune di Montebello Jonico a cui, nei giorni scorsi, è stata incendiata l’autovettura davanti la propria abitazione. Una marcia silenziosa, così come voluto dal gruppo di cittadini che ha organizzato l’evento per ribadire il “si” alla legalità e il “no” alla criminalità.
Un silenzio tagliente, più di ogni parola, ha accompagnato tutto il percorso tanto da poter affermare che “è il silenzio che parla, è il silenzio che dice, è il silenzio che canta e che interroga l’anima”.
Un silenzio interrotto solo da un lungo e scrosciante applauso un corrispondenza dell’abitazione dell’ingegnere Francesco Foti, luogo in cu è stata incendiata l’autovettura, per dire ancora una volta “ti siamo vicini col cuore perché hai lavorato e lavori ponendo davanti ad ogni carta la legalità ed il rispetto delle regole”. Per questo è conosciuto Francesco Foti non solo nel Comune di Montebello Jonico ma anche nell’ordine degli ingegneri dove è anche vice presidente. Continua sulla strada della legalità come sempre, questo il messaggio silenziosamente trasmesso al giovane professionista con ogni stretta di mano.
Alla marcia silenziosa che è partita dalla piazza Chiesa c’erano tutti e tra questi il popolo, gli amici, i presidenti delle Associazioni Culturali che operano sul territorio.
Presenti il parroco di Saline Don Paolo Ielo, il parroco di Montebello Jonico – Masella Don Giovanni Gattuso, i Carabinieri di Saline Joniche con il Maresciallo Davide Micale in prima linea, l’ex capo di Gabinetto della Regione Calabria Pasquale Crupi, l’ex sindaco di Montebello Jonico Loris Maria Nisi, gli ex assessori Antonino Cilea, Ugo Suraci e Filippo Calabrò, il consigliere Giovanni Foti e molti altri.
Il Comune di Montebello Jonico ha inviato il gonfalone portato dai Rangers International diretti da Nuccio Foti presente anch’egli all’iniziativa. Presenti anche i vigili urbani, molti colleghi dell’ingegnere così come professionisti, bambini e Scout.
Lungo la nazionale il silenzio ha imperato per tutto il percorso mentre l’emozione si sentiva nell’aria così come l’affetto esternato da ogni presente a Francesco Foti, concretizzato con abbracci e semplici strette di mano contenenti un solo messaggio: ti siamo vicini.
Il silenzio, capace di sostituire ogni parola definiva anche la fisionomia del professionista stimato da tutti non solo per le sue competenze ma anche per le sue doti umane: uomo capace di essere aperto all’ascolto senza però mai tentennare davanti alle regole che vanno rispettate sempre e da tutti.
“Una luce per la libertà”, questo lo striscione bianco che apriva la fiaccolata. Poche parole per dire molto: affermare che i cittadini desiderano la libertà costruita alla luce del sole là dove è possibile guardarsi negli occhi senza mai scendere a compromessi.
Francesco Foti, palesemente emozionato non ha fatto nessun commento. Anch’egli, come tutti i cittadini, ha preferito il silenzio quale eloquente parola capace di parlare il linguaggio della libertà e dell’amore vero: pilastri capaci, sotto la campana della legalità, di cambiare il mondo.
Nessuna parola e nessun discorso: silenzio ha parlato.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il quotidiano della Calabria”
la foto è stata tratta dalla pagina facebook di Tonino Verduci
dicembre 4th, 2014 at 18:50
Anche se fisicamente lontano, mi unisco io pure al rumoroso silenzio dei cittadini montebellesi, esprimendo così la mia vicinanza al serio e competente professionista Ing. Francesco Foti.