I FOSSATESI NEL MONDO SCRIVONO AL SINDACO
Montebello Jonico – Il presidente dell’Associazione “I Fossatesi nel Mondo” scrive, ancora una volta, al sindaco del Comune di Montebello Jonico per lamentare il suo dissenso relativamente all’erogazione dei contributi alle associazioni. Nella lunga lettera, inviata in via Portovegno, il Presidente Mimmo Pellicanò sintetizza la posizione dell’associazione, che rappresenta, al fine di chiarire diversi interrogativi. Il presidente sottolinea che “le norme avrebbero voluto che la risposta ad una interrogazione rivoltaLe in conformità allo Statuto Comunale fosse recapitata all’interrogante, prima che alla stampa”. Con toni abbastanza decisi il presidente, Pellicanò, evidenzia la disapprovazione da parte degli associati “nell’apprendere di «fondi vincolati a determinate finalità» (di che tipo?) nei quali sono iscritti residui (di cosa?) a cui la mia Associazione sembra non possa accedere”. I toni si riaccendono relativamente alla delibera numero 128 del 2007 per diversi motivi che sono stati ampiamente specificati nella lettera inviata al sindaco Loris Nisi. E sono proprio tali motivazioni a portare il presidente dell’Associazione “I Fossatesi nel Mondo” ad affermare che “per questi motivi, e non per altro, contestiamo formalmente la legittimità della suddetta delibera”. Pellicanò sottolinea la sua distanza dal pensiero del primo cittadino sulle motivazioni circa la non concessione dei contributi, sottolineando che ad un’altra associazione gli stessi sono stati erogati. Nel merito della questione il presidente invita il sindaco ad “una rilettura degli articoli 4 e 5 del regolamento per la concessione di sovvenzioni”. In modo esplicito il presidente fa riferimento al mancato finanziamento per le iniziative natalizie e quindi alla richiesta del 29 ottobre 2007 e al finanziamento relativo ad un’altra associazione.
“A tal proposito, – afferma Pellicanò – Sig. Sindaco, vorrei ricordarLe che, in mancanza di fondi sugli appositi capitoli, la Sua Giunta, ha finanziato diverse iniziative sociali compiendo la scelta discutibile di attingere al fondo di riserva”.
Infine, conclude il presidente, “le Associazioni hanno l’obbligo di interessarsi ai problemi della comunità e l’onere di rappresentare alle Istituzioni le esigenze dei cittadini e se ciò è visto dall’Amministrazione comunale come contrapposizione all’ordine costituito non possiamo che dolercene e continuare democraticamente e civilmente ad esprimere il nostro dissenso”.
Vincenzo Malacrinò