DON ROCCO, IL PRETE DELL’UMILTA’
Montebello Jonico – Un sacerdote di grande spiritualità e di vera umanità, mai desideroso di apparire bensì di essere, mai di vivere in primo piano ma nel silenzio di una Chiesa che ha servito con slancio e passione, sin dalla sua ordinazione e per 58 anni a Saline di Montebello Jonico. Ecco chi era don Rocco De Franco, il sacerdote innamorato di Dio fino al punto di servirlo con gioia dal sorgere della sua giovinezza fino al tramonto dell’avanzata età. Si è spento serenamente, addormentandosi tra le braccia di Gesù con fede e amore, sentimenti che hanno animato la sua esistenza terrena mentre seminava, nell’orto della vita e tra il popolo che Dio gli aveva affidato, il Vangelo.
Modesto, riservato e dedito alla carità ha sempre saputo asciugare lacrime e donare speranza: quella del Vangelo che si vive nella gioia della fede viva ed autentica.
Diretto e capace di parlare sempre e solo una sola lingua, quella dell’umiltà e della chiarezza, don Rocco è stato pilastro portante per la comunità parrocchiale di Saline che ancora oggi lo porta vivo nel cuore ricordandolo pastore delle anime capace di vivere in mezzo al gregge. Tra la gente e per la gente don Rocco, con la forza della preghiera ha saputo cavalcare tempi tristi successivi alla seconda guerra mondiale donando a molti non solo il conforto delle parole ma il necessario per poter andare avanti.
Il Vangelo è stato annunciato con grande energia e forte passione non solo in Chiesa ma per strada, in sacrestia, luogo aperto a tutti, tra i suoi giovani, nelle case ma prima di tutto attraverso la propria esistenza.
Incisiva la sua coerenza tra fede e vita. Il suo dire corrispondeva al suo fare senza “se” e senza “ma”. Una sorta di determinazione interiore lo spingeva ad essere figlio secondo l’insegnamento del Vangelo e al contempo fratello e padre del popolo a lui affidatogli.
Ha fondato gli scout a Saline ed accolto a braccia aperte il Rinnovamento nello Spirito, mentre continuava la sua missione di sacerdote al servizio degli ultimi attraverso silenziose opere di carità.
Gesù era il suo punto di riferimento, mentre i fratelli, lo sguardo benevolo del Padre che è presente in ogni Suo figlio.
Non si è mai riposato nemmeno dopo in tempo in cui è andato in pensione, aiutando i parroci vicini nelle celebrazioni Eucaristiche nonostante le sue limitate condizioni di salute.
La corona in mano, il breviario sul comodino, gli occhi socchiusi e l’animo rivolto a Cristo che lo aveva chiamato ad una vita speciale. Questa l’immagine del Sacerdote Rocco De Franco, uomo saggio, capace di regalare a molti il profumo di Dio.
Forte, fino all’ultimo, il desiderio di celebrare la Santa Messa ogni giorno e proprio per questo, nonostante i pericoli della SS 106, non esitava a raggiungere la parrocchia dell’Immacolata in Melito di Porto Salvo alla guida della sua semplice e umile automobile, capace di rappresentare il suo stile di vita.
Durante uno dei tanti ritorni, un grave incidente lo ha condotto d’urgenza in ospedale. Neppure questo lo ha frenato. Don Rocco ha continuato il suo viaggio verso la parrocchia di Melito fino a quando le ultime forze lo hanno assistito testimoniando il suo amore per Cristo e il suo desiderio di seminare il Vangelo per le strade del mondo.
Molti, al termine della liturgia Eucaristica, nel giorno del funerale, si attendevano un discorso di saluto che tanto avrebbe meritato ma l’incenso e l’acqua benedetta hanno parlato più di ogni cosa.
Silenziosamente il sacerdote semplice è salito al cielo lasciando sulla terra un grande insegnamento: vivere umilmente e servire il Vangelo.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano del Sud”
agosto 23rd, 2015 at 19:52
Grazie Luigi per questa bella conferma.
Come sempre cogli le sfumature di ogni cosa e nello specifico l’essenza di un uomo semplice come don Rocco che, rimarrà nella storia della nostra terra.
Grazie per il tuo contributo e per i tuoi studi storici che porti avanti sempre con grande coerenza, ascoltando veramente la gente e tra questi anche don Rocco.
Così si scrivono veramente pagine di storia.
Un abbraccio
Vincenzo Malacrinò
agosto 22nd, 2015 at 23:08
Ho conosciuto Don Rocco De Franco, da quando ero ragazzo e di lui mi ricordo le tante concelebrazioni in numerosi riti funebri nella Parrocchia dell’Isòdia a Montebello J. I miei ricordi poi, si sono diradati per la mia emigrazione al Nord Italia, ma l’immagine di Don Rocco, che che tu, Vinvenzo, hai consegnato alla cronaca e alla storia della Parrocchia di Saline J., è assolutamente rispondente al vero. Entrando in Chiesa a Saline, mi è spesso capitato di vederlo in ginocchio, davanti al tabernacolo che recitava il suo breviario, e che non interrompeva anche se entava qualcuno. Personalmente poi, di Don Rocco conservo un grato ricordo, per avermi concesso molte informazioni storiche sulla Parrocchia salinese, fondata (1875)dalla famiglia Salvatore Rognetta. Addio, Don Rocco, Parroco umile, e sempre presente tra il suo “gregge”, fino a conoscere le sue “pecorelle” e chiamarle una per una. Rip
Luigi Sclapari