UNA AMBULANZA PER DUE FERITI
Montebello Jonico – Due feriti gravi ed una sola ambulanza. Questo il bilancio di una sanità che cade a pezzi come quella strada comunale lasciata abbandonata da anni senza protezione alcuna.
Dopo diventa facile scaricare colpe e riferire a questo o a quello ogni mancanza ma di fatto si gioca e si scherza con la vita della gente.
“Poveri noi, come ci siamo ridotti” ha esclamato un anziano sul posto e non aveva tutti i torti. Ed un altro “siamo solo nella mani di Dio”. Ed è proprio vero.
L’ambulanza, la sola che esiste a Melito di Porto Salvo per servire tutto il vasto comprensorio, era impegnata con un altro intervento quindi, giustamente, bisognava aspettare ma come se non bastasse i feriti grave erano due.
Certo, sarebbe stato difficile per il medico scegliere quali dei due salvare per primo eppure si è giunti ad un paradosso simile.
Ma a Melito di Porto Salvo era giunto tempo fa, non molto, il ministro Beatrice Lorenzin, forse la stessa, potrebbe spiegare meglio ai medici come comportarsi in questi casi.
Il 118 ha operato con i mezzi che aveva ma la seconda ambulanza non la poteva inventare. Fino a qualche anno fa esistevano due ed un servizio di reperibilità per festivi e notturni. Ora manca la seconda e forse anche il personale della reperibilità.
Così si fa della necessità virtù tanto da caricare il secondo ferito grave con la barella su un fuoristrada.
Il trasporto dall’ospedale di Melito a quello di Reggio? Sempre con una sola ambulanza. Prima si accompagna uno, poi si ritorna e si riparte. Cose che accadono nel 2015 ed in Italia.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano del Sud”
novembre 4th, 2015 at 22:12
Scusa chi sei?
novembre 3rd, 2015 at 23:23
Grazie Vincenzo per il tuo sito
novembre 3rd, 2015 at 23:21
Vergogna; niente di più , il sud diventa sempre peggio ….. peccato !!!