LA GIUNTA ANNULLA LA DELIBERA E LO STATO CIVILE RESTA
Montebello Jonico – Non verranno più soppressi gli uffici di stato di civile a Montebello Jonico e a Fossato.
La giunta, con apposita delibera, ha revocato la precedente al fine di lasciare tutto invariato.
Un atto di saggezza del sindaco Ugo Suraci e della giunta tutta che riscuote il plauso della gente, prima, preoccupata per il paventata chiusura dello stato civile nell’entroterra.
Nella delibera viene evidenziato lo stato di disagio avvertito dalla gente, così come le polemiche evidenziate precisando che “una decisione di ordinaria buona amministrazione” è stata recepita come “una lesione della storia e di interessi ed attese, quasi che da ciò dipendesse il destino delle popolazioni”.
Tra l’altro viene specificato che la polemica ha portato avanti “disinformazione ed apprensione in una parte dei cittadini, accentuando il disagio causato dalle difficoltà economiche e sociali di questo tempo, dal processo di spopolamento che porta a sua volta incertezza e preoccupazione sul futuro”:
Il sindaco Suraci e la sua giunta, sensibili alle espressioni del popolo, non hanno esitato a ritirare la delibera al fine di ristabilire serenità tra la gente.
Poi viene evidenziato l’impegno del Comune a favore dei centri interni attraverso sinergiche azioni politiche volte a valorizzare l’entroterra nell’ambito dell’Area Grecanica attraverso “specifiche strategie nazionali regionali per le aree interne”
Tuttavia viene sottolineato come la crescita umana e sociale passa attraverso l’autentica partecipazione, il sostegno attivo e il protagonismo delle popolazioni residenti e “quindi anche della condizione psicologica positiva per recuperare fiducia nella possibilità di invertire la tendenza negativa degli ultimi decenni”.
La giunta ha dunque ritenuto “opportuno rivedere le decisioni assunte con deliberazione”. A loro avviso la “questione dello stato civile per come agitata e rappresentata e per quanto ininfluente sulla qualità del servizio reso, può creare tra i cittadini un’accentuata di disagio psicologico che accresce le preoccupazioni per il futuro e quindi indebolisce il loto ruolo attivo e protagonista nell’azione di contrasto allo spopolamento e per la ripresa socio-economica delle aree interne”.
I cittadini, se prima mormoravano la decisione della giunta, oggi rivolgono un plauso alla stessa per aver avuto la capacità di rivedere senza esitazione una posizione già presa.
Stessa soddisfazione emerge da parte di quella frangia di consiglieri di maggioranza che avevano evidenziato dissenso per la decisione che stava portando alla chiusura dello stato civile nell’entroterra.
Ad ogni modo, dopo una parentesi di qualche settimana, da oggi tutto è tornato come prima.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano del Sud”