MONTEBELLO, IERI ED OGGI RACCONTATO IN VIA PORTOVEGNO
Montebello Jonico – Si è tenuto nel centro storico del paese dell’antica Grecia un convegno organizzato dal Rotary Club “Reggio Calabria Est” dal titolo “Montebello tra storia e tradizioni”. Un evento svolto nella sede municipale di via Portovegno al quale hanno partecipato anche diversi cittadini giunti anche da Reggio.
Il sindaco Ugo Suraci nel dare il benvenuto ai presenti ha evidenziato come sia importante la conoscenza della storia dei luoghi. Il presidente del Club Giuseppe Squillaci ha sottolineato l’importanza dei beni ambientali e la rivalutazione della storia intesa quale strumento capace di unire l’uomo al passato. A Squillaci l’artista Paolo Federico ha regalato una icona che rappresenta l’Annunciazione.
Nell’introduzione il giornalista Gianfranco Marino, responsabile comunicazione per la Calabria club “Borghi più belli d’Italia” ha espresso il suo vivo piacere a presentare a Montebello Jonico l’iniziativa del Rotary intasa quale motivo di vera riflessione sul senso della bellezza ma anche sulla necessità di intraprendere un cammino di cambiamento finalizzato a restituire il senso del bello al paese.
Poi è stata la volta della professoressa Franca Evoli, docente di lettere classiche, che nel suo intervento dal titolo “Religiosità e tradizioni” ha saputo magistralmente portare indietro nel tempo i presenti per regalare loro il profumo dell’antico e straordinario passato.
Montebello quale centro di profonda spiritualità e religiosità tutt’ora mantenuto, ma anche centro culturale e asse portante per i territori vicini.
Un mondo bello quello evidenziato dalla Evoli, ricco di contenuti tesi a trasferire l’antico mondo greco-bizantino, la tradizione della Kimisis Tis Theotokou o Dormizione della Madre di Dio Maria Santissima, i riti antichi, l’Annunciazione e tutta la grecità che scorre nei montebellesi fino ad oggi così come riportata dallo storico Luigi Sclapari.
Un oggi però, come saggiamente esaminato dal Dott. Natalino Foti, past President Rotary, carico della necessità di affrontare una seria riflessione sul perché molto dello splendore dal paese si è perso.
Un centro storico ormai affievolito, per certi versi abbandonato, se pur desideroso di vivere. La difficile viabilità, la bassissima percentuale di nascite e l’assenza dei servizi correlati come asili e scuole, l’alto tasso di anziani, l’impossibilità di costruire e la “fuga” delle giovani coppie sono tutti elementi che purtroppo impediscono al paese di progredire.
Il convegno ha fatto molto riflettere sul molto ma anche sul poco che a volte a distanza di secoli si è costretti a “collezionare” anche se non è mai troppo tardi per ripartire. Da qui l’idea di Natalino Foti di costituire un gruppo di cittadini desiderosi di portare progettualità per il paese tali da favorirne lo sviluppo.
A dire il primo “si” è stata la Evoli e molti altri i quali intendono assumere un impegno per cercare di risollevare il borgo. Un “si” giunge anche dal professore Luigi Sclapari, deputato di Storia Patria ed autore del volume “Grecità di Montebello Jonico” che molti anni della sua vita ha speso per dare lustro a Montebello attraverso la ricostruzione della sua storia.
Vincenzo Malacrinò
PUBBLICATO SU “IL QUOTIDIANO DEL SUD”