Home » Senza categoria

IL PRESIDENTE DEL PARCO NAZIONALE RISPONDE AL CORRIERE DELLA SERA

26 luglio 2008 Nessun Commento

Dopo un articolo a firma di Marisa Fumagalli che parlava in modo improprio dell’Aspromonte, il presidente del Parco Leo Autelitano ha risposto con una energica nota al giornale evidenziando ogni disappunto su quanto riportato.

Al direttore del Corriere della Sera

Egregio direttore, leggiamo con interesse e stupore l’articolo a firma di Marisa Fumagalli, pubblicato in data 11 luglio 2008 dal titolo “il trekking nei boschi della ‘ndrangheta”.

Già in tal senso sentiamo forte l’esigenza di comunicare che i boschi sono o di proprietà dello Stato, dove è forte la sua presenza, o di liberi cittadini.
Il nostro Aspromonte non è impenetrabile così come si lascia intendere nel pezzo ma, al contrario, aperto a tutti, tanto che ogni anno migliaia di turisti provenienti da diverse parti, visitano questa meravigliosa terra e portano con loro il forte senso di ospitalità ed il grande calore che è tipico di questo sud.

Mai a nessuno è accaduto niente di spiacevole e nessun fatto anomalo riscontrato tra i boschi è stato denunciato.

Sicuramente al pari di altre realtà del nord e del centro sono presenti fatti spiacevoli di mafia o di altro ma certamente rappresentano casi isolati condannati da tutti così come il triste evento che sta caratterizzando la zona di Milano dove i sindaci scrivono alla Direzione Nazionale Antimafia per denunciare la pressione derivante dalla criminalità organizzata che soffoca le attività economiche mentre opprime la società.

Tra l’altro fatti di sangue recenti accaduti nell’interland milanese hanno riscontato, come qualche autorevole testata sottolineava l’assoluta omertà che ha caratterizzato il contesto evidenziando come il fenomeno non sia frutto di culture locali bensì è conseguenza di condizionamenti psicologicamente forti tipiche della paura.

Riteniamo, pertanto, che non si può e non si deve condannare una terra ricca di peculiarità come quella dell’Aspromonte dove i boschi hanno incantato da sempre ed incantano ogni visitatore.

Non è solo mafia il sud così come non è solo mafia il nord o qualunque altra parte del mondo dove, purtroppo sono presenti comportamenti sociali anomali. I covi per sequestrati non sono solo al sud e nell’Aspromonte.

Il modo migliore per contribuire alla crescita dei luoghi non è certamente quello di fossilizzarsi ad episodi passati ormai narrati abbondantemente dalla storia ma soprattutto, puntare molto sui giovani e sul futuro che conta sulle nuove generazioni.

Le assicuriamo che l’Aspromonte come detto in precedenza non è mafia così come spesso descritto ma è terra di giovani talenti come la banda di fiati dell’orchestra di Delianuova diretta più volte da Riccardo Muti.

Questi sono parte dei nostri talenti e questi vanno raccontati così come il forte impegno di illustri ed autorevoli nomi che partendo da questa terra si son fatti strada.

Nessuno nega la storia ma nessuno deve anche negare l’evidenza del fenomeno sequestri che non è certamente circoscritto in Calabria.

La commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari evidenzia anche dei dati obiettivi relativamente ad un certo periodo.

La distribuzione dei sequestri non vede la Calabria come prima e non l’Aspromonte bensì la Lombardia con un valore pari a 158 . Ciò non con intento di polemica ma solo al fine di precisare ancora una volta che la Calabria e l’Aspromonte non sono sinonimo di mafia.

Dalla sede del Parco, 21 luglio 2008

Leo Autelitano – Presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte

Lascia un Commento