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ANTONIO MORABITO E LA SUA PASSIONE PER IL PIANOFORTE

16 febbraio 2022 Nessun Commento

È il primo reggino ad entrare al Royal College of Music di Londra: la scuola di musica più prestigiosa d’Europa ed una delle più importanti del mondo.  Ed ancora è il primo reggino ad essere studente e docente al suo interno dove vengono accolti  eccellenze provenienti da tutte le parti del mondo.

Nonostante la sua giovane età esegue concerti all’Italia e all’estero riscuotendo apprezzamenti, successi e premi di prestigio tali da scaldare il cuore non solo all’artista ma a quanti nella sua storia si possono rivedere.

Si tratta di Antonio Morabito, il giovane pianista che da bambino inizia a suonare quel “pianoforte malandato” che aveva a casa.  Un pianoforte, dice “che usava mia sorella Cristina. Poi per gioco ho iniziato a prendere lezioni da Nina Latella e così la mia vita è cambiata”.

Emozionato e carico di gioia ad Antonio gli brillano gli occhi quando con la mente torna indietro nel tempo e per Nina nutre forti sentimenti di stima e di gratitudine per avergli fatto scoprire la sua passione.

È stata lei, dice “che mi ha fatto prendere coscienza delle mie potenzialità”. Con lei ha tolto qualche velo alle note che già vibravano. Melodie già vive che andavano solo ascoltate.

Dopo poco tempo si iscrive al Conservatorio “F: Cilea” di Reggio Calabria e “con la professoressa Maria Laura Cosentino, dice, “a cui devo molto, ho iniziato a lavorare seriamente”. Con lei si laurea con lode e menzione. Antonio è bravo tanto da concludere il percorso di studio in sette anni al posto di dieci.

Determinato, contemporaneamente, si iscrive all’Università e si laurea in filosofia mentre consegue l’altra laurea in musica da camera. Ha 26 anni.

Inizia ad insegnare nella Millenote del M. Roberto Caridi che molto ringrazia e  nelle scuole italiane ma poco dopo sente di voler andare all’estero. Così partecipa ad un bando e vince una borsa Erasmus. Vola al Conservatorio Rodrigo di Valencia in Spagna e si specializza in musica da camera e direzione di coro.  Subito frequenta il master in “performance” mentre le sue dita volano sul pianoforte con passione, forza e leggerezza. Antonio studia con un concertista conosciuto a livello internazionale: Gordon Fergus-Thomson.

“Tutto questo mi rende orgoglioso, dice, così come la possibilità di essere studente e docente all’interno del prestigioso conservatorio di Londra”.  Un titolo, questo, che avrà molta importanza dal punti di vista accademico.

E il giovane professore calabrese ha fatto e fa tanti sacrifici. A Longra vive in una casa con altri senza lussi e sfarzi.

Si sveglia presto e a piedi, tra il freddo londinese, percorre una lunga strada per essere al college alle otto.

Qui studia per sette ore come allievo. Alle cinque, invece, è il professore di altri.

Di sera torna tardi a casa e mentre osserva i palazzi di Londra sente la mancanza di Reggio.  Gli manca la mamma Marina, papà Enzo così come Cristina, sua sorella. A loro dedica ogni nota colma di ringraziamento.

Poi gli si illuminano gli occhi ed esclama: “ringrazio  Elisa, la mia ragazza perché insieme ci stiamo costruendo”. Orgoglioso di lei dice che è “una eccellente ingegnere elettronico, laureata a Reggio con menzione speciale e adesso al CNR di Napoli”.

Antonio spera che anche Reggio possa accogliere gli artisti senza costringerli ad diventare “talenti in fuga” ed ancora che  la sua storia possa servire ad altri per scoprire, senza paura, la vera passione della vita.

Vincenzo Malacrinò

Pubblicato sullo speciale di Gazzetta del Sud

 

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