DOPO LA BOCCIATURA DI AGAPI IL CONSIGLIO SI RITROVA IN PIAZZA
Consiglio comunale all’aperto per discutere il mancato finanziamento da parte del Ministero per il Sud e la coesione territoriale del progetto Agàpi proposto dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria in collaborazione con il Comune di Montebello Jonico.
A Saline, in piazza Chiesa, per discutere la bocciatura del progetto che avrebbe dovuto riqualificare il sito delle ex Officine Grandi Riparazioni. Lì doveva nascere un campus di spessore per lo sviluppo di nuove tecnologie a supporto della filiera agroalimentare, dell’energia, del rischio sismico ed idrogeologico inclusa la medicina digitale e molto altro ma non è andata così perché il progetto non ha superato la selezione.
Ed ecco perché il sindaco Tina Foti ha aperto la discussione in piazza a cui hanno partecipato i sindaci dell’area grecanica, Eduardo Lamarti Castronuovo , assessori e consiglieri comunali e pochissimi cittadini.
Dopo i saluti del primo cittadino e la presentazione del progetto da parte dell’ingegnere Orlando la consigliera di minoranza Francesca Stillittano prede la parola e non le manda a dire al Sindaco evidenziando “la scelta sbagliata di convocare il civico consesso in piazza a Saline e non a Montebello centro, sede storica del Comune”.
Assenti consiglieri regionali e deputati così come stigmatizzato da Pierpaolo Zavettieri, presidente dell’associazione Area Grecanica, soggetti, ha detto, che con i voti di questi luoghi hanno fatto carriera. Zavettieri propone l’accesso agli atti come azione dovuta per poi verificare la fattibilità di un ricorso anche perché ad avviso del Ministro preposto “ci sono altri 200 milioni di euro provenienti dal Pnnr”.
Ma il sindaco Tina Foti chiarisce che i diversi parlamentari e consiglieri assenti erano impegnati e che il consiglio non si poteva differire. Ma assenti anche molti dei firmatari del progetto così come evidenziato dal consigliere di minoranza Santo Federico il quale ha detto che “la prossima volta deve essere presente la politica che conta”.
Apriti cielo. Iniziano le polemiche ed il sindaco di Cardeto, Daniela Arfuso chiarisce a Federico che i presenti hanno un ruolo di significativa importanza. Anche Antonio Morabito segretario del PD afferma che la “politica che conta è presente”. Certo bisogna vedere dopo cosa fa. Se rimarranno parole seminate al vento o se invece seguirà qualche fatto.
Tina Foti è ottimista e ribadisce che “il progetto non è fallito” e spera in un futuro ripescaggio. “Bisogna vedere, ha detto, perché siamo stati scartati”. Ma Federico riattacca affermando che la politica non è interessata. Il Comune di Condofuri, dice il vicesindaco, è accanto a Montebello.
Altri primi cittadini non si sono neppure alzati girando alla larga da proposte concrete e costruttive. Forse hanno partecipato per solidarietà ed affetto ma questo non basta. Servirebbe altro.
L’ex sindaco Loris Maria Nisi invita a verificare graduatoria e i criteri per valutare eventuali errori nell’attribuzione dei punteggi. Bisogna essere pronti, ha detto, per lottare nelle sedi opportune. In effetti ieri sera a parte polemiche e strette di mano si è solo parlato.
Vincenzo Malacrinò
Pubblicato sulla Gazzetta del Sud