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UN ANZIANO IN PERICOLO. AVANZANO LE FIAMME

16 luglio 2022 Nessun Commento

Le fiamme hanno circondato la casa di un anziano e si temeva il peggio. Spente al momento giusto, sono state domate e costrette ad arretrare. Poi fumo, tanta cenere e vampate salivano verso il cielo tanto da allarmare i montebellesi pronti a chiamare i soccorsi.

La giornata di ieri a Montebello Jonico si è presentata di fuoco sin dalla prime ore del mattino. Un incendio appiccato in prossimità della contrada “Moro” ha bruciato diversi ettari di vegetazione per poi giungere, intorno alle ore 16, sotto l’abitato del centro storico.

Paura tra i cittadini corsi, in poco tempo in strada; paura doppia, se si considera che il paese era senza acqua sin dal primo pomeriggio. “Se il fuoco raggiunge le abitazioni non possiamo neppure spegnerlo”. Questo il dire comune dei presenti.  “I Vigili del Fuoco, hanno aggiunto, dove si riforniscono se dalle idrovore del comune esce aria?”

Le fiamme intanto avanzavano mentre la cenere si spargeva ovunque. L’aria pesante risultava irrespirabile considerato l’afoso caldo tipico di questa estate.

Spinte dal vento le fiamme continuavano ad avanzare da un lato verso contrada Mastro Pietro e dall’altro verso S. Elena devastando il magnifico paesaggio ai piedi delle “rocche” che da giallo, in poco tempo è diventato nero.

Le fiamme velocemente sono arrivate persino ai bordi della Provinciale, oltrepassandola, tanto da imporre alle forze dell’ordine la necessità di bloccare il traffico.

Vicini alla gente i Carabinieri della Stazione di Saline diretti dal maresciallo Ferdinando Ocello. Presenti sul posto anche i  Carabinieri Forestali, i Vigili del Fuoco, Calabria Verde ed i tanto attesi Canadair.

Un lavoro di squadra svolto in modo impeccabile tanto da impedire al fuoco di raggiungere il costone del centro abitato.  Lanci decisi e precisi coordinati dagli operatori di terra.

Ettari bruciati, vegetazione ferita ed uccisa, capace di mostrare pianto e dolore chinandosi fino a terra come fosse un uomo alla ricerca di aiuto. Altri in piedi bruciano lentamente mentre le fiamme ed il fumo si mischiano nei tronchi. Uno scenario devastante che impressiona ancora di più di notte, quando tutto è buio. L’anno scorso diversi hanno perso la vita tra il fumo e le fiamme. Vite che devono pesare sulla coscienza di chi incivilmente appicca fuoco dimenticandosi che l’ossigeno respirato  è prodotto dalle piante.

Vincenzo Malacrinò

Pubblicato sulla Gazzetta del Sud

 

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