Una musica tranquilla e convinta come lo stesso autore: Domenico Lione, in arte, Lio. Un ragazzo semplice che ama la musica fino al punto di posizionarla in primo piano nella sua vita.  Per il giovane cantautore le parole e le note rappresentano una grande forma di libertà.

D’altro canto bisogna cercare “dieci, cento e più motivi per abbandonarsi e basta” così come scrive in una sua canzone. Ed egli lo fa. Si abbandona tra i suoi pensieri per rievocare momenti, parole e suoni.

Giovane e senza grilli sulla testa Lio ha vinto il premio della critica al festival di Castrocaro. Secondo classificato mantiene l’umiltà di sempre e dedica ogni successo alla sua famiglia e alla sua città.

Ricordando la premiazione del festival afferma: “un evento emozionante ed inaspettato. Stavo parlando con i cantanti dietro le quinte e lì, quando ho sentito il mio nome non mi sembrava vero. Ancora ci penso e mi emoziono”.

Sostenuto dal papà Francesco, specialista in medicina interna, stimato ed apprezzato presso il Grande Ospedale Metropolitano, dalla mamma Adele e dal fratello Giuliano, esprime il meglio di se con la musica: poesia dentro cui vive la passione e l’amore per la vita.

“Sono orgoglioso di mio figlio, dice Francesco Lione, così come della sua passione che deve necessariamente coltivare. La musica era e rimane anche la mia passione ed è giusto che i giovani devono sognare. Anche io coltivo uno per mio figlio: accanto alla musica vederlo presto medico considerato che è iscritto al quarto anno di medicina”.

Una famiglia bella, quella di Lio, che ha gli ha permesso di respirare aria musicale sin da quando era piccolo. Il padre infatti per passione suona la batteria, la mamma oltre ad insegnare canta ed il fratello suona il pianoforte.

In una casa dove vive la musica non poteva che emergere Lio. Egli scrive le parole delle sue canzoni e poi inizia con la musica. A volte però fa al contrario. “Mi viene un motivo in testa, dice, e poi inizio a pensare alle parole. Ed eccole arrivare. Arrivano da un ricordo, da una emozione forte che mi ha fatto provare qualcosa”.

Il giovane artista reggino definisce la sua musica “semplice ed evocativa”. Usa immagini per rappresentare le parole con un accompagnamento semplice e lineare.

Domenico, o meglio Lio, ama la musica sin da piccolo ma inizia a pensarci seriamente durante il periodo del coronavirus. Chiuso dentro casa parla il suo pianoforte e con la chitarra. Al suo cuore chiede le parole e queste puntualmente arrivano e conquistano il pubblico.

Parte “silenziosamente” nella sua Reggio che tanto ama in locali più o meno noti della città per poi giungere a Castrocaro ed essere apprezzato per le parole e per la musica.

Con molta umiltà afferma di voler proseguire questo suo percorso sostenuto anche dal suo manager Giuseppe Trovato al fine di seminare i suoi pensieri. Egli, infatti, intende solo condividere le emozioni. “Scrivo, dice Lio, per un bisogno di esprimere con la musica ciò che forse non riuscirei con le parole. Ripeto a me stesso quei concetti e spero che possano servire anche a qualcuno”.

Poi un messaggio ai giovani: “cercate la vostra passione per essere felici. Così possiamo imparare a conoscerci e a fare ciò che veramente amiamo”.

Intanto domani sera, 27 dicembre, si esibirà al “Big Easy Music Club” invece il 28 sera aprirà il concerto di “Dolcenera” a Piazza Italia.

Vincenzo Malacrinò