FESTA DEL CORPUS DOMINI A MONTEBELLO
24 giugno 2009
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Montebello Jonico – Festa del Corpus Domini all’insegna del silenzio e della meditazione.
Questo quanto suggerito da don Carmelo Perrello prima della processione ricordando ai fedeli che l’importante gesto di portare Gesù presente nell’Eucarestia per le vie del paese, altro non è che una continuazione della celebrazione Eucaristica.
Don Carmelo ha spiegato ai fedeli che la festa del Corpus Domini rappresenta la vera festa o meglio la più importante delle feste poiché l’Ostia Consacrata è Gesù vivo e vero che passa nel mondo.
“Dobbiamo fare entrare Gesù nel nostro cuore, ha affermato don Carmelo, per poterlo abbracciare e annunciare al mondo, a quel mondo che guarda con distacco e che vive lontano dalla salvezza”.
Parole profonde, quelle di don Carmelo che richiamano i fedeli all’unità e alla consapevolezza delle fede.
Don Carmelo specifica e sottolinea la necessità di ri-evengelizzare e di ri-convertire l’uomo all’essenza della fede “poiché spesso si vive lontani da quelli che sono i pilastri del Vangelo”.
Per la ricorrenza Montebello ha preparato, così come ogni anno, gli altarini. Quest’anno, si potrebbe dire che è stato l’anno della semplicità.
In tre punti del paese, infatti, piccoli e semplici strutture con le candele accese e fiori hanno accolto Gesù che è passato per chiamare ogni fedele alla conversione.
Don Carmelo ha voluto ricordare a tutti che Cristo è presente a Montebello e nel mondo sempre ed in ogni angolo “l’importante è avere il desiderio di guardarlo e fissarlo negli occhi, solo così si può cambiare e si può essere veramente cristiani della verità”.
Canti e preghiere hanno caratterizzato il percorso che si è tenuto lungo la via principale di Montebello.
I bambini avanti, vestiti di bianco, con rose in mano, segnavano l’inizio della processione mentre ragazze con cesti di petali seminavano al suolo variopinti colori.
Un vero e proprio tappeto di fiori accoglieva Gesù lungo tutto il percorso. A conclusione nella Chiesa Arcipretale dell’Isòdia, (presentazione) veniva data la benedizione solenne con l’invito di portare a casa la gioia di Cristo vivo e vero nel Sacramento dell’Eucarestia.
Don Carmelo ha specificato che l’Ostia consacrata è Cristo realmente presente e vivo per il mondo.
“Lui, fedele alle Sue parole, non lascia mai il mondo solo, le parole della consacrazione rappresentano il grande miracolo che ogni istante nel mondo avviene attraverso i suoi ministri”.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”