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LA LUNGA STORIA DELLE OGR

28 luglio 2009 Nessun Commento
Montebello Jonico – Una storia lunga quella delle Ogr o meglio delle ex Ogr. Proprio così, Montebello è diventato il paese delle 3 ex: ex Ogr, ex Liquichimica ed ex Porto.
Lunghi anni e lunghe promesse, lunghe illusioni durate quanto la storia di uno pseudo sviluppo mai concretizzato.
Si apre la ex liquichimica, si promettono posti di lavoro e poi, dopo pochi mesi, si chiude.
Si aprono le ex Ogr, si promettono posti di lavoro e poi si chiude. Si costruisce il porto, si pensano a proposte concrete per la crescita economica del territorio e poi si insabbia fino al punto di crollare.
Il porto, forse, ha preferito darsi l’etichetta di ex senza attendere che altri lo facessero, sprofondando in quell’acqua che mai lo avrebbe voluto vedere costruito in quel luogo ed in quella posizione e forse anche indignato per l’assenza di una vera paternità.
Questa è la sintesi della storia industriale di Montebello. Una storia durata poco ed al contempo molto. Un itinerario che ha conosciuto i sentieri dell’illusione e la consapevolezza del vedere crollare sotto i propri occhi ogni aspettativa di sviluppo.
Le Ogr sorte intorno agli anni settanta, avrebbero dovuto occupare 1000 persone. Si è trattato di un grande investimento, realizzato con fondi pubblici e che ha visto interessate circa 350 mila metri quadrati di superficie.
Il territorio ha pagato un grande prezzo, cambiando la vocazione agricola in industriale senza rendersene conto.
Ma le promesse di sviluppo, quelle occupazionali e di crescita invitavano tutti a preferire questo spaccato.
In quell’area immane si doveva riparare il materiale rotabile dell’alta velocità e dell’Etr.
Gli investimenti e la realizzazione delle strutture non potevano far pensare ad un chimerico progetto.
Nell’area più grigia d’Italia dal punto di vista occupazionale si apriva un grande faro. Le tecnologie e gli strumenti all’interno si presentavano all’avanguardia.
Ma ciò non è bastato. A poco a poco si avvicinava il tempo della chiusura.
Nessuno ci credeva ma è stato così. I dipendenti sono stati mandati in cassa integrazione e le strutture chiuse.
Una storia durata quasi quaranta anni e che ha dell’incredibile. Nonostante le interrogazioni parlamentari, dove si evidenziava che la realtà produttiva era tra le più efficienti ed apprezzate dell’Italia sia, tutto è stato fermato. Ora il motore della ex Ogr dovrebbe essere rimesso in funzione.

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

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