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I FOSSATESI SCRIVONO A BERLUSCONI

11 settembre 2009 Nessun Commento
Montebello Jonico – I genitori dei bambini di Fossato, paese del Comune di Montebello Jonico, in provincia di Reggio Calabria, che hanno protestato nei giorni scorsi presso la sede dell’istituto Comprensivo di Montebello sito a Saline per il paventato trasferimento della scuola Media da Fossato a Montebello, hanno scritto al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Al presidente si rivolgono accoratamente perché non scompaia dal loro centro la scuola Media.
“Carissimo Presidente perdoni il tono confidenziale, ma lei è anche un padre e con i suoi comportamenti ci ha sempre dimostrato che il bene dei figli viene prima di ogni cosa; ecco noi chiediamo solo il meglio per loro”.

Così si esprimono i genitori dei bambini di Fossato che nel presentarsi affermano di essere “abbandonati da tutti. Mille anime che pagano le tasse e non hanno mai goduto di nessun servizio” .
I fossatesi chiedono a Berlusconi un intervento perché la scuola di Fossato non si chiuda poiché “polverizzando le piccole scuole non si potranno raggiungere gli obbiettivi didattico-pedagogici che stanno tanto a cuore al Ministro Gelmini”.

I genitori affermano che ciò porta ad uno spopolamento dei centri montani.

Per questo i genitori dei bambini di Fossato insistono nel chiedere al Presidente del Consiglio di far si che rimanga aperta quella scuola dove si sono spesi tanti soldi pubblici per renderla efficiente e a norma.
Si tratta di genitori che non si arrendono e che vanno avanti nell’intento di evitare lo spostamento dei propri figli.

“Le scriviamo per chiedere aiuto – così si legge nella lettera – i nostri figli alla prossima apertura scolastica, si vedranno spostati, come pacchi e senza nessuna considerazione delle opinioni contrarie”.
I genitori avviliti, pur comprendendo la legge Gelmini affermano che “la stessa aveva dato disposizione alle Regioni di gestire le cose in modo che non si ingenerasse caos, ma al solito ognuno la legge la interpreta a modo suo, e noi siamo disperati”.
Un urlo vero e proprio quello dei genitori di Fossato i quali a Berlusconi dicono: “lei ci deve aiutare, ha sempre dimostrato di non essere indifferente ai bisogni del popolo, ha fatto ripulire Napoli facendola tornare all’antico splendore, ha ridato in tempo brevissimo un tetto ai terremotati dell’Aquila rendendo la vita degna di essere vissuta, e non elenchiamo tutto il resto”.

Nella lettera i fossatesi parlano chiaro: “Ora noi le chiediamo col cuore in mano di prendere in considerazione la nostra necessità, la scuola deve essere ripristinata così come era, con tre classi alle medie e cinque alle elementari, visto tra l’altro che il numero degli alunni lo consente”.
A chiusura della lettera i fossatesi affermano di sentirsi sicuri dell’intervento di Berlusconi e sottolineando che l’obiettivo di chi scrive “vuole essere solo quello di difendere il diritto allo studio dei nostri figli”.

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

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