FESTA DEI SANTI COSMA E DAMIANO A MASELLA
5 ottobre 2009
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Montebello Jonico – A Masella, una festa, in onore dei Santi Cosma e Damiano, alla scoperta e all’insegna della santità. Questa l’ancora lanciata da P. Liberatus Kadio ai fedeli di Masella e a quanti ogni anno giungono in questo luogo per i festeggiamenti religiosi, perché si diventi parte integrante della grande nave del cielo.
P. Liberato ha voluto sottolineare l’importanza di essere e diventare Santi nell’ordinarietà della vita attraverso semplici opere che vivono dentro la straordinaria luce di Cristo.
Essere Santi, ha affermato il sacerdote, significa esercitare in modo eroico le virtù della fede.
Questo il grande messaggio lanciato ai numerosissimi fedeli presenti dentro la Chiesa di Masella, ricca di calore e di armonia.
Questo il grande messaggio lanciato ai numerosissimi fedeli presenti dentro la Chiesa di Masella, ricca di calore e di armonia.
Domenica mattina la S. Messa è stata celebrata da P. Liberatus mentre quella della sera da don Paolo Ielo, parroco di Saline e concelebrata dallo stesso P. Liberatus, il quale ha sottolineato in modo chiaro, prima della processione l’importanza della preghiera itinerante; ossia la necessità di essere Chiesa orante anche al di fuori delle mura che ospitano i fedeli.
Per questo ha raccomandato il silenzio e l’attenzione alla vera partecipazione.
I canti allietati dal coro parrocchiale di Masella guidato da Consolata Verduci hanno regalato ai presenti un clima carico ancor più di emozione. Le note suonate da Vincenzo Lavilla si fondevano con le voci restituendo un solo filo conduttore proiettato verso la lode.
Prima di uscire dalla Chiesa, P Liberatus, ha consegnato lo stendardo che rappresenta i Santi Cosma e Damiano al capo dei portatori ricordando che questo segno “rappresenta l’amicizia e il segno dell’unità per tutta la parrocchia”.
Un gesto importante, quello di P. Liberato, amato e stimato dal popolo di Masella e non solo.
L’apprezzamento è legato alla sua semplicità, alla sua accoglienza e al suo saper essere uomo e missionario di Dio nella vita di ogni giorno, attraverso una vera condivisione di quanto si vive nella vita parrocchiale che abbraccia con forza e sorriso.
L’apprezzamento è legato alla sua semplicità, alla sua accoglienza e al suo saper essere uomo e missionario di Dio nella vita di ogni giorno, attraverso una vera condivisione di quanto si vive nella vita parrocchiale che abbraccia con forza e sorriso.
Presenti le autorità civili e militari. Presente il popolo cristiano che ha partecipato con grande devozione a tutta la liturgia e alla processione nonostante le condizioni meteoriche.
L’acqua che lentamente, cadeva sui fedeli non li ha scoraggiati, anzi ha indotto negli stessi la necessità di aprire gli ombrelli ma a continuare con lo stesso passo il cammino verso la Chiesa.
“Viva i Santi Cosma e Damiano”.
“Viva i Santi Cosma e Damiano”.
Questa l’esclamazione del popolo in festa. Applausi, spari, canti, musica e preghiere. Questa la sintesi di una processione che si è svolta in modo sereno a Masella.
Anziane signore in grande raccoglimento attendevano il passaggio dei Santi davanti alla propria abitazione. Loro, ormai segnati dal peso degli anni ma vigorosi e giovani nell’età della fede hanno saputo con fede acclamare ancora una volta come ogni anno i Santi con gesti rari. Gesti che sono stati immortalati dal fotografo Pasquale Arbitrio che di anno in anno partecipa alle feste per raccogliere aspetti legati alla fede popolare.
Anche in questo Masella ha saputo dare tanto con i suoi gesti, con i suoi silenzi e con la sua capacità di portare avanti una tradizione che dura ormai da sempre.
I portatori composti nella loro missione hanno saputo rendere festoso il lieto evento portando per le vie del paese le statue raffiguranti i Santi Cosma e Damiano, un tempo donati alla parrocchia di Masella dalla Chiesa Protopapale dell’Isodìa (presentazione) di Montebello.
Con la benedizione solenne all’interno della chiesa di Masella si è conclusa la processione. L’appuntamento è per l’anno prossimo.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”