GIORNO 6 ALLE 10 A SALINE COMITATI E CITTADINI DIRANNO NO AL CARBONE
Montebello Jonico – Sorge un altro forte e determinato comitato del “no alla centrale a carbone” a Montebello con obiettivi chiari e precisi: impedire la costruzione del megaimpianto e far giungere la propria voce fino al governo centrale perché “ancora una volta si sta tentando di perpetrare l’ennesima beffa nei confronti delle popolazioni della nostra terra e del nostro territorio”.
Questo l’incipit del volantino che sta circolando per tutto il Comune con scopo di invitare tutti i cittadini e non solo di Montebello ma dell’Area tutta e di Reggio Calabria ad essere presenti giorno 6 novembre ad una prima riunione che si terrà a Saline alle 10 presso l’impianto polifunzionale.
Questo, si legge nella nota del volantino, per costruire un grande fronte del “no” che parli la stessa lingua e che esprima gli stessi sentimenti.
A Montebello i cittadini sono determinati. La voce del “no” prevale e prevale principalmente sul silenzio dei politici che ad oggi, ad eccezione di qualcuno, dopo il decreto favorevole della Commissione VIA, non hanno esternato commenti.
A questo i cittadini non ci stanno e vogliono andare avanti con determinazione. Da qui la costituzione del folto gruppo del “no” che si va a sommare a tutti quelli già presenti. Il primo che nasce dopo il responso VIA.
“In questi mesi, si legge, si è assistito, più o meno indifferenti, ai vari balletti che venivano effettuati nelle sedi istituzionali preposte a dare il via alla realizzazione dell’impianto. Il Governo centrale non ha una posizione chiara, i vari Ministeri competenti hanno posizioni differenziate e tra loro contrapposte”.
L’impianto non è voluto dai cittadini di Montebello e questo perché ritenuto dannoso per la natura e per l’uomo ed ancora perché, a conti fatti, non risolverebbe il problema occupazionale.
Ma il “no” non è solo dei cittadini, nel volantino viene specificato che “la Regione Calabria, ha già espresso il proprio no al carbone, sarebbe il caso che venga ribadita ulteriormente la propria volontà di chiusura completa alla realizzazione di tale impianto”.
A chiare note si sta chiedendo al Governatore Giuseppe Scopelliti di scendere in capo per stare accanto ai cittadini.
Alla provincia e al Comune di Reggio giungono plausi per la loro coerenza .
Nel volantino viene citata la vecchia amministrazione guidata da Loris Maria Nisi, evidenziando la ferma opposizione e il lavoro svolto. Poi arriva la bacchettata all’attuale politica montebellese. “La nuova Amministrazione, si legge, a parte la posizione chiara di qualche assessore per il “no” al carbone, assume un atteggiamento possibilista che da adito a tanti dubbi ed interpretazioni”.
E poi, aggiungono, dal momento che sono risaputi gli effetti del carbone e dell’inquinamento , si cerchi una commissione atta a ribadire un “no” senza “ma” e senza “se”.
“Cittadini, è necessaria una presa di coscienza generalizzata sul problema che incombe come la spada di Damocle sopra le nostre teste”.
Questo l’invito che si legge nel volantino ed ancora “ non aspettiamo anche questa volta che altri decidano le nostre sorti e le sorti delle generazioni future della nostra terra”.
Per questo i cittadini del comitato chiedono a tutti di aderire allo costruzione del “fronte del no al carbone”.
Questo nuovo soggetto, viene precisato accoglierà “tutti i Cittadini e le Associazioni di Montebello Ionico e dei Comuni limitrofi nessuna esclusa, i Cittadini e le Associazioni della Provincia di Reggio Calabria e della Regione Calabria. Tutte le Istituzioni ai vari livelli, Comunali, Provinciali e Regionali”.
Dopo aver specificato che il “fronte del no al carbone” non ha nessuna colorazione politica, e che “l’unica maglietta che indosserà sarà quella dell’interesse e della salute di tutta la popolazione”, i promotori aspettano tutti giorno 6 novembre alle 10.
Intanto l’onorevole Giovanni Nucera e l’assessore provinciale Giuseppe Neri non hanno esitato ad esprimersi nei riguardi del progetto.
Per Nucera si tratta di “atto di arroganza centralistica intollerabile, che in zone leghiste non avrebbe avuto spazio.
La Calabria produce ed esporta energia”.
L’assessore Neri ha ribadito opposizione del “no” affermando: “spero che altrettanto faccia la Regione facendo sentire la propria voce e rilanciando quanto stabilito dal piano energetico regionale che esclude il carbone tra le fonti di energia utilizzabili sul suo territorio”.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”