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UN ANNO INSIEME A DON PIETRO

18 gennaio 1998 Nessun Commento
Era la metà di ottobre del 1997 quando il nostro amatissimo don Cosimo Latella ci annunciò che sarebbe andato via da Masella.
E come una catena di montaggio sono iniziate le domande, le congetture, le spiegazioni e le lacrime di noi tutti che non volevamo quasi accettare la sua partenza.
Ed è in questo crogiolo di sentimenti che pian piano si è insinuata (celata) l’ebbrezza della novità e la curiosità per il nuovo parroco.
Si sa che i piccoli centri abitati ruotano intorno alla parrocchia, luogo non solo di culto ma anche di svago, di cooperazione e di incontro, di attività sportive.
Abbiamo conosciuto per la prima volta don Pietro alla presentazione di don Cosimo nella parrocchia di S. Giuseppe e ci è sembrato piccolo giovane e simpaticissimo.
Quello che colpisce di lui sono sempre i suoi occhi allegri e luminosi.
Lo abbiamo atteso ed accolto nel tumulto dei preparativi e nella gioia.
Ripensandoci dopo un anno, quello che mi ritorna alla mente è quanto egli mi sia sembrato burocratico, precisino e silenzioso .
Don Pietro non è nulla di tutto questo.
Mi chiedo ora se abbia avuto qualche problema ad adattarsi nelle sue nuove parrocchie, nella nuova casa, in mezzo a nuove persone, perché se ha avuto qualche problema non lo ha lasciato trapelare nemmeno per un momento.
Don Pietro fin da subito ci ha accordato la sua disponibilità in ogni occasione e ci ha donato la sua più completa fiducia e ciò ha permesso, almeno a me, che sono educatrice catechista e impegnata in parrocchia di diventare più sicura e responsabile, caratteristiche che vedo siano importante per una laica.
Ripercorrere con la memoria l’anno trascorso con don Pietro significa richiamare le immagini del primo Natale con lui, il teatro dei ragazzi, i giochi fatti insieme a lui.
Il triduo pasquale con la bellissima e commovente messa in “in cena Domini”.
La preparazione e la celebrazione delle messe di prima confessione e di prima comunione.
Il grest che ha coinvolto i bambini ed i ragazzi nel mese di luglio.
Ed ancora i tre avvenimenti che hanno costellato non solo la vita di don Pietro ma anche dell’intero paese:
L’inizio della costruzione della nuova chiesa, il sacerdozio di don Giovanni Zampaglione, nostro parrocchiano di riguardo, la festa in onore dei S.S. Cosma e Damiano che ci ha impegnato per tutto il mese di settembre.
Non dimentichiamo i momenti di preghiera, le veglie e la gita organizzata insieme.
Don Pietro è il prete della compagnia, della gioia, forse un po’ anticonformista, che porta il Vangelo nei luoghi che non sono solo la Chiesa.
E’ il prete che incontra tutti soprattutto quelli che hanno conosciuto superficialmente Gesù dando loro veramente il cuore, quel cuore che Cristo ha consacrato a sé.
I giovani lo amano e lui stando loro vicino li osserva, li ammonisce senza mai alterarsi, gioca con loro è giovane lui stesso in mezzo a loro.
Ieri sera parlavo con lui dell’amore, “Dio vuole che noi lo amiamo sempre di più, ed io sono continuamente impegnato ad aumentare quest’amore per Lui” mi ha detto.
Don Pietro aiuti anche noi ad amare Dio sempre di più, ad incontrarlo e riconoscerlo negli altri in ogni momento.

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