Reggio Calabria- e’ stato presentato nei giorni scorsi nel Palazzo della Provincia il libro “Scilla per l’ultimo Ulisse” un segno tangibile dell’affezione verso una terra che vanta la fama di essere suggestiva e mitica.
Presenti il dottor Romeo psichiatra, l’assessore Gualtieri e Domenico Laganà della casa editrice che si è occupata della pubblicazione.
Romeo commenta l’opera ed afferma che “ nel libro c’è qualcosa che penetra gli animi poiché in essa è presente il trasparire del ricordo, un ricordo che viene dissotterrato per gradi ”.
Il libro, costituito nella sua interezza da immagini e poesie, si fonde in una musica soave fatta di leggenda e di miti, di passato ma anche di presente e di futuro.
E’ quindi un’opera mista di fotografia e di voce che emerge sotto forma di poesia, una poesia che lascia spazio alla libera interpretazione e soprattutto come dice l’autore “lascia lo spazio affinché ciascuno concretizzi un finale”.
Nel libro vengono ancora richiamati, dice Romeo, i significati del tempo, dei colori e dei profumi e soprattutto il significato dell’Ulisse.
Ed ancora viene affrontato il significato della vita, dell’uomo che lotta per emergere.
La pesca del pesce spada altro non è che un esempio della vita marinara, della vita semplice di paese che si fonde con altri spaccati di vita come le feste patronali e le vacanze estive.
Il libro di Luvarà è come egli stesso dice il frutto di un uomo fra gli uomini, di un uomo che ha cercato di capire il significato della vita nella gioia e nel dolore.
E soprattutto Luvarà ci tiene a sottolineare che nessuna fotografia e nessuna poesia sono compiute perché vogliono che sia il lettore stesso a completarle.
I toni, alla fine, si alzano quando si parla di Ulisse perché a suo avviso rappresenta l’essenza dell’umanità, in quanto cerca affannosamente se stesso e soprattutto perché non si accascia mai difronte ai problemi dell’umana esistenza.

Vincenzo Malacrinò