MONTEBELLO JONICO: NISI E SURACI ECCO I NOMI DEI DUE CANDIDATI A SINDACO.
18 agosto 1999
Nessun Commento
Montebello Jonico- finalmente lo scenario per le elezioni del prossimo 13 giugno per l’elezione del consiglio comunale sembra essersi definito.
Se prima c’era stato “tira e molla”, accordi fra PPI, ds, federazione di Centrosinistra, unità socialista e altri, adesso la gaussiana sembra essersi stabilita nel punto di massimo.
È chiaro che nulla esclude all’ascesa la discesa e cioè, che qualche accordo salti e che quindi si ritorni verso il basso.
E si sanno anche i nomi delle persone candidate a sindaco.
Tanti vorrebbero farlo ma fino ad ora ce ne sono solo due: da un lato Suraci che guiderà la lista dei ds e dall’altro Nisi che guiderà la lista del PPI, e degli alleati ad esso uniti.
Ancora però sembrerebbe che “corra” la febbre dei candidati nel senso che si va alla loro disperata ricerca al fine di rendere la lista più forte possibile.
Però i cittadini sono stanchi di udire le solite promesse e c’è anche chi dice: “non vado a votare per nessuno”.
Purtroppo in queste circostanze si tende ad elevare la dialettica ed ad estendere verbalmente quanto è nel pensiero di ciascuno senza pensare, però, che per la realizzazione dello stesso non sono necessari solo i voti ma uno sforzo non indifferente da parte del candidato, per concretizzare quanto è nelle proprie aspettative.
Le liste sono pronte i candidati sindaci pure, ma cosa faranno? È questo che si domandano a malincuore i cittadini, visti i risultati delle precedenti elezioni.
Che cosa ciascuno sarà capace di portare al tavolo comunale?
Le esigenze sono tante e le più importanti riguardano l’occupazione e quindi il mondo del lavoro.
Si spera tanto che la prossima amministrazione abbia la fermezza politica e soprattutto morale di voler fermarsi per riflettere sul futuro dei giovani.
Officine grandi riparazioni ed ex liquilchimica sono due nodi da slegare per lanciare questa porzione di sud ancorata alle miserie di se stessa.
Si potrebbe e si deve fare tanto perché il popolo pretende molto da quei nomi che si sono assunti la responsabilità di voler rappresentare i cittadini!
Se prima c’era stato “tira e molla”, accordi fra PPI, ds, federazione di Centrosinistra, unità socialista e altri, adesso la gaussiana sembra essersi stabilita nel punto di massimo.
È chiaro che nulla esclude all’ascesa la discesa e cioè, che qualche accordo salti e che quindi si ritorni verso il basso.
E si sanno anche i nomi delle persone candidate a sindaco.
Tanti vorrebbero farlo ma fino ad ora ce ne sono solo due: da un lato Suraci che guiderà la lista dei ds e dall’altro Nisi che guiderà la lista del PPI, e degli alleati ad esso uniti.
Ancora però sembrerebbe che “corra” la febbre dei candidati nel senso che si va alla loro disperata ricerca al fine di rendere la lista più forte possibile.
Però i cittadini sono stanchi di udire le solite promesse e c’è anche chi dice: “non vado a votare per nessuno”.
Purtroppo in queste circostanze si tende ad elevare la dialettica ed ad estendere verbalmente quanto è nel pensiero di ciascuno senza pensare, però, che per la realizzazione dello stesso non sono necessari solo i voti ma uno sforzo non indifferente da parte del candidato, per concretizzare quanto è nelle proprie aspettative.
Le liste sono pronte i candidati sindaci pure, ma cosa faranno? È questo che si domandano a malincuore i cittadini, visti i risultati delle precedenti elezioni.
Che cosa ciascuno sarà capace di portare al tavolo comunale?
Le esigenze sono tante e le più importanti riguardano l’occupazione e quindi il mondo del lavoro.
Si spera tanto che la prossima amministrazione abbia la fermezza politica e soprattutto morale di voler fermarsi per riflettere sul futuro dei giovani.
Officine grandi riparazioni ed ex liquilchimica sono due nodi da slegare per lanciare questa porzione di sud ancorata alle miserie di se stessa.
Si potrebbe e si deve fare tanto perché il popolo pretende molto da quei nomi che si sono assunti la responsabilità di voler rappresentare i cittadini!
Vincenzo Malacrinò
Pubblicato su “Il Domani della Calabria”
