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REFERENDUM: MONTEBELLO VOTA SI

18 agosto 1999 Nessun Commento
Secondo i montebellesi bisogna cambiare. C’è bisogno di rinnovamento e quindi sì alla riforma relativa al referendum popolare del 18 aprile 1999.
Si vuole, quindi, eliminare la quota proporzionale della camera dei deputati e di conseguenza ben 155 onorevoli.
Si ritiene che se il passato ha offerto quanto tutti hanno avuto modo di constatare ossia staticità e dinamismo sconvolgente, il futuro deve avere la possibilità di constatare qualche riforma.
E perché no, quindi, alla novità e all’eliminazione di seggi.
Bisogna cambiare dicono i montebellesi, del tempo trascorso conosciamo già tanto.
E questo pensiero si riscontra corale dopo lo scrutinio di domenica, infatti, nel comune ben 1616 sono stati i voti a favore del sì contro i 195 del no.
Però c’è stato anche chi non ha voluto pronunciarsi né a favore dell’uno che dell’altro.
Sono stati, infatti, 87 i cittadini che hanno voluto seguire la linea del “non voto a favore di nessuno”
e quindi davanti la scheda, presi anche forse da confusione, hanno preferito lasciarla bianca.
Ed, invece, 130 sono stati gli elettori che hanno voluto trascorrere un momento rilassante dentro le cabine riportando sulle schede linee continue che andavano da destra verso sinistra e da sinistra verso destra.
Comunque un altro dato importante da evidenziare è la scarsa affluenza alle urne.
Presidenti, segretari e scrutatori non si sono per niente affaticati nel lavoro di seggio poiché su 7606 votanti si sono espressi solo 2029.
Una bassissima percentuale soprattutto se i dati vengono confrontati con quelli delle elezioni comunali, provinciali o regionali.
Forse la scarsa partecipazione può essere associata allo scoraggiamento che hanno avuto gli elettori nei confronti della lunga legge commentata sulla scheda!

Vincenzo Malacrinò

Pubblicato su “Il Domani della Calabria”

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