SANITA’ E RUOLI DISCORDANTI
12 giugno 2000
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Dirigenti di dipartimento o primari? Unici soggetti seduti su due poltrone
Melito Porto Salvo- Ancora una volta il consigliere provinciale, Antonino Romeo (CCD) alza il tono su quello che è lo stato attuale della sanità o meglio dei ruoli che in essa diversi professionisti svolgono ed a tale proposito evidenzia lo svolgimento illegittimo e contemporaneo di duplici mansioni da parte di unici soggetti.
“la situazione è molto grave, dice Romeo in quanto già una volta avevo denunciato attraverso la stampa questa scomoda e vergognosa situazione ma nessuno mi ha dato ascolto”.
Non è possibile, continua Romeo che ci si vesta in vario modo ed in funzione delle occasione anche perché, metaforicamente, i vestiti qualcuno li cuce ed altri danno aiuto per indossarli. “ma questi altri, chi sono, s’interroga Romeo, in precedenza quelli della sinistra ed ora quelli di destra? Non si sa ma una cosa è certa qualcuno garantisce e tutela la possibilità di rivestire diverse cariche contemporaneamente andando contro la legge e contro i cittadini i quali purtroppo sono gli unici a pagare le vere conseguenze”.
Una grave denuncia quella del consigliere Romeo che vuole avere come primo destinatario il direttore generale e l’assessore alla sanità affinché questa volta si mobilitino a definire questa annosa situazione.
Il ghirigoro descritto da Romeo lascia tutti perplessi soprattutto quando afferma di aver già altre volte sensibilizzato i diretti responsabili del problema senza però ottenere risultati. Ad avviso di Romeo, per chiarire meglio la trama di questo variopinto tessuto, i direttori di dipartimento di area territoriale svolgono contemporaneamente la funzione di primario nell’asl 11 di Reggio Calabria. Ancora una volta voglio affermare, dice Romeo, “che qualche primario con l’appoggio sinergico di qualche forza capace di sconvolgere persino le regole e fare in modo che nessuno se ne accorga sta contravvenendo a quanto disposto nel regolamento generale di organizzazione approvato dalla direzione dell’ASL di Reggio Calabria con determinazione n.1642 del 23 novembre 1998″
Questi soggetti, continua Romeo, “non fanno altro che infrangere la norma iscritta al capitolo 5, ma la cosa grave è che qualcuno li aiuta a continuare su questa scia di violenza palese ma tutelata che investe tutti ed a maggior ragione il cittadino che deve essere tutelato da queste ingiustizie.
Il politico, ha il dovere di intervenire per pianificare queste tortuosità che si sono verificate, altrimenti sarebbe più giusto fare marcia indietro per andare a casa senza mezzi termini.
I cittadini mi hanno dato il mandato di tutelare i loro interessi, dice Romeo ed io lo farò a costo di schierarmi contro tutti e contro tutto, la giustizia prima di tutto e poi il resto.
Tra l’altro va sottolineato e ricordato il decreto Bindi che ha modificato la legge 502 del 30 dicembre del 1992 introducendo l’articolo 17 bis che recita: “il direttore del dipartimento rimane titolare della struttura complessa cui è preposto”. Comunque tutto questo allo stato attuale non viene applicato anche se la legge risulta essere molto chiara.
E poi, si interroga ed interroga Romeo, come si possono svolgere degnamente due ruoli con tutti i gravosi compiti presenti in entrambi i campi? No problem chi paga è sempre il cittadino, in tutti i sensi, ma noi dice Romeo, abbiamo il dovere morale e politico di difenderlo ed in questo momento i soggetti preposti devono intervenire per porre fine a questa odissea che ormai dura da tempo.
Infine, conclude Romeo, “conosco molto bene l’assessore Filocamo e sono sicuro che la sua sensibilità, la sua coerenza morale e politica non permetteranno la prosecuzione di questo film ma una sicura e definitiva interruzione”.
Melito Porto Salvo- Ancora una volta il consigliere provinciale, Antonino Romeo (CCD) alza il tono su quello che è lo stato attuale della sanità o meglio dei ruoli che in essa diversi professionisti svolgono ed a tale proposito evidenzia lo svolgimento illegittimo e contemporaneo di duplici mansioni da parte di unici soggetti.
“la situazione è molto grave, dice Romeo in quanto già una volta avevo denunciato attraverso la stampa questa scomoda e vergognosa situazione ma nessuno mi ha dato ascolto”.
Non è possibile, continua Romeo che ci si vesta in vario modo ed in funzione delle occasione anche perché, metaforicamente, i vestiti qualcuno li cuce ed altri danno aiuto per indossarli. “ma questi altri, chi sono, s’interroga Romeo, in precedenza quelli della sinistra ed ora quelli di destra? Non si sa ma una cosa è certa qualcuno garantisce e tutela la possibilità di rivestire diverse cariche contemporaneamente andando contro la legge e contro i cittadini i quali purtroppo sono gli unici a pagare le vere conseguenze”.
Una grave denuncia quella del consigliere Romeo che vuole avere come primo destinatario il direttore generale e l’assessore alla sanità affinché questa volta si mobilitino a definire questa annosa situazione.
Il ghirigoro descritto da Romeo lascia tutti perplessi soprattutto quando afferma di aver già altre volte sensibilizzato i diretti responsabili del problema senza però ottenere risultati. Ad avviso di Romeo, per chiarire meglio la trama di questo variopinto tessuto, i direttori di dipartimento di area territoriale svolgono contemporaneamente la funzione di primario nell’asl 11 di Reggio Calabria. Ancora una volta voglio affermare, dice Romeo, “che qualche primario con l’appoggio sinergico di qualche forza capace di sconvolgere persino le regole e fare in modo che nessuno se ne accorga sta contravvenendo a quanto disposto nel regolamento generale di organizzazione approvato dalla direzione dell’ASL di Reggio Calabria con determinazione n.1642 del 23 novembre 1998″
Questi soggetti, continua Romeo, “non fanno altro che infrangere la norma iscritta al capitolo 5, ma la cosa grave è che qualcuno li aiuta a continuare su questa scia di violenza palese ma tutelata che investe tutti ed a maggior ragione il cittadino che deve essere tutelato da queste ingiustizie.
Il politico, ha il dovere di intervenire per pianificare queste tortuosità che si sono verificate, altrimenti sarebbe più giusto fare marcia indietro per andare a casa senza mezzi termini.
I cittadini mi hanno dato il mandato di tutelare i loro interessi, dice Romeo ed io lo farò a costo di schierarmi contro tutti e contro tutto, la giustizia prima di tutto e poi il resto.
Tra l’altro va sottolineato e ricordato il decreto Bindi che ha modificato la legge 502 del 30 dicembre del 1992 introducendo l’articolo 17 bis che recita: “il direttore del dipartimento rimane titolare della struttura complessa cui è preposto”. Comunque tutto questo allo stato attuale non viene applicato anche se la legge risulta essere molto chiara.
E poi, si interroga ed interroga Romeo, come si possono svolgere degnamente due ruoli con tutti i gravosi compiti presenti in entrambi i campi? No problem chi paga è sempre il cittadino, in tutti i sensi, ma noi dice Romeo, abbiamo il dovere morale e politico di difenderlo ed in questo momento i soggetti preposti devono intervenire per porre fine a questa odissea che ormai dura da tempo.
Infine, conclude Romeo, “conosco molto bene l’assessore Filocamo e sono sicuro che la sua sensibilità, la sua coerenza morale e politica non permetteranno la prosecuzione di questo film ma una sicura e definitiva interruzione”.
Vincenzo Malacrinò