MONTEBELLO JONICO- IL 6 GENNAIO TERZA EDIZIONE DEL PRESEPE VIVENTE
6 gennaio 2002
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Montebello Jonico- sarà il sei gennaio a Montebello Jonico la terza edizione del presepe vivente, un appuntamento ormai entrato nella mente di tanta gente che anno dopo anno diventa sempre più numerosa per gustare da vicino la rappresentazione vivente ed itinerante del presepe.
La novità di quest’anno, precisa il parroco, don Pietro Polimenti, sta nel doppio messaggio che sarà trasmesso poiché mentre l’anno precedente il presepe era solo itinerante, quest’anno è itinerante e statico.
I visitatori avranno la possibilità di fare visita al presepe attraverso la giuda in un primo momento dove potranno ammirare le scene, i personaggi, l’architettura delle strutture realizzate e poi in un secondo momento gli stessi personaggi svolgeranno parti animate, parlate, meditate.
Ed infatti il titolo di quest’anno che si è voluto dare al presepe, è proprio il presepe della meditazione, perché solo medicando si può capire, solo meditando si può entrare dentro il proprio cuore e nel cuore di chi ci vuole trasmettere un messaggio di 2000 anni fa, un messaggio vivo ed attuale la nascita di Gesù che viene a salvare il mondo.
Alla domanda di quali saranno i personaggi che faranno da scenografia alle viuzze di Montebello si risponde: personaggi semplici, che rappresentano la vita comune del popolo, del popolo che vive nella semplicità e nella meditazione, nella meditazione di se stessi prima di tutto per poter aiutare a meditare gli altri.
Dei personaggi silenziosi ma anche animati, dei personaggi che trasmetteranno l’essenza di se stessi e l’essenza di ciò che può aiutare a meditare.
Così accanto al fornaio che fa il pane ci sarà chi vende uova di gallina accanto al pollaio, ci sarà il mercato, il calzolaio, il falegname che con arnesi antichi modellerà il legno, ed ancora i pastori, il coro degli angeli, le lavandaie, l’oste, non mancheranno sicuramente le donne che filano e poi sicuramente sarà il momento dei personaggi animati, dei profeti, dell’angelo, di Elisabetta, di Maria, di San Giuseppe, dei portieri che non aprono le porte, ed ancora sarà poi il momento di erode che interroga i Magi e dei Magi che fanno visita a Gesù il tutto sarà accompagnato dalla voce della giuda che come filo conduttore accompagnerà i visitatori da Piazza Chiesa dove inizierà il presepe all’interno della Chiesa dove avverrà la visita dei Magi.
Un sei gennaio da trascorrere in modo diverso a quanti vorranno giungere a Montebello Jonico affermano gli organizzatori, un sei gennaio che farà scoprire ai presenti non solo le bellezze del presepe ma anche del posto che offre delle scenografie proprie uniche intrise di segni del passato e ricchi di storia e di personaggi che hanno lasciato traccia indelebile del loro essere come per esempio il Gagini che ha scolpito la statua della Madonna col Bambino che si trova dentro la Chiesa e che tutti potranno ammirare o dell’anonimo che ha dipinto il quadro dell’Assunzione o ancora ammirare i ruderi del vecchio castello degli Angioini, il palazzo baronale, lo splendido panorama di Pentadattilo, paese col quale un tempo si faceva la guerra con Montebello e le caratteristiche viuzze che per un istante ci riportano indietro nel tempo per ricordarci il passato che è oggi presente e che diventerà futuro.
La novità di quest’anno, precisa il parroco, don Pietro Polimenti, sta nel doppio messaggio che sarà trasmesso poiché mentre l’anno precedente il presepe era solo itinerante, quest’anno è itinerante e statico.
I visitatori avranno la possibilità di fare visita al presepe attraverso la giuda in un primo momento dove potranno ammirare le scene, i personaggi, l’architettura delle strutture realizzate e poi in un secondo momento gli stessi personaggi svolgeranno parti animate, parlate, meditate.
Ed infatti il titolo di quest’anno che si è voluto dare al presepe, è proprio il presepe della meditazione, perché solo medicando si può capire, solo meditando si può entrare dentro il proprio cuore e nel cuore di chi ci vuole trasmettere un messaggio di 2000 anni fa, un messaggio vivo ed attuale la nascita di Gesù che viene a salvare il mondo.
Alla domanda di quali saranno i personaggi che faranno da scenografia alle viuzze di Montebello si risponde: personaggi semplici, che rappresentano la vita comune del popolo, del popolo che vive nella semplicità e nella meditazione, nella meditazione di se stessi prima di tutto per poter aiutare a meditare gli altri.
Dei personaggi silenziosi ma anche animati, dei personaggi che trasmetteranno l’essenza di se stessi e l’essenza di ciò che può aiutare a meditare.
Così accanto al fornaio che fa il pane ci sarà chi vende uova di gallina accanto al pollaio, ci sarà il mercato, il calzolaio, il falegname che con arnesi antichi modellerà il legno, ed ancora i pastori, il coro degli angeli, le lavandaie, l’oste, non mancheranno sicuramente le donne che filano e poi sicuramente sarà il momento dei personaggi animati, dei profeti, dell’angelo, di Elisabetta, di Maria, di San Giuseppe, dei portieri che non aprono le porte, ed ancora sarà poi il momento di erode che interroga i Magi e dei Magi che fanno visita a Gesù il tutto sarà accompagnato dalla voce della giuda che come filo conduttore accompagnerà i visitatori da Piazza Chiesa dove inizierà il presepe all’interno della Chiesa dove avverrà la visita dei Magi.
Un sei gennaio da trascorrere in modo diverso a quanti vorranno giungere a Montebello Jonico affermano gli organizzatori, un sei gennaio che farà scoprire ai presenti non solo le bellezze del presepe ma anche del posto che offre delle scenografie proprie uniche intrise di segni del passato e ricchi di storia e di personaggi che hanno lasciato traccia indelebile del loro essere come per esempio il Gagini che ha scolpito la statua della Madonna col Bambino che si trova dentro la Chiesa e che tutti potranno ammirare o dell’anonimo che ha dipinto il quadro dell’Assunzione o ancora ammirare i ruderi del vecchio castello degli Angioini, il palazzo baronale, lo splendido panorama di Pentadattilo, paese col quale un tempo si faceva la guerra con Montebello e le caratteristiche viuzze che per un istante ci riportano indietro nel tempo per ricordarci il passato che è oggi presente e che diventerà futuro.
Vincenzo Malacrinò