NONNA MARIA DE FRANCO FESTEGGIA I CENTO ANNI
31 agosto 2002
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Nonna Maria De Franco lucida più che mai
Scilla- “sono contenta di vivere” queste le parole introduttive della lunga conversazione avuta con Maria De Franco, la donna centenaria nata nel lontano 1902 e che ora vive a Scilla presso la comunità alloggio“P. Catanoso” delle Suore Veroniche del Volto Santo.
Una donna semplice, vigile ed attenta nonna Maria, molto lucida e precisa nel dare le risposte e soprattutto chiara nell’esprimersi.
“sono nata a Marsiglia nel lontano 1902, ha affermato la donna , poi mi sono trasferita a Lecco dove mi sono sposata ed ora mi trovo qui, in questa terra che mi dà serenità e pace”.
Nonna Maria è ritornata in Calabria perché già aveva dei legami a Favazzina, contatti mai persi e sempre mantenuti ed anche oggi che conta su di se 100 anni o meglio circa 36.500 giorni sente nostalgia del passato anche se là dove si trova come lei stessa afferma “non mi manca nulla”.
Vive in una comunità alloggio diretta dalla superiora suor Giuliana Stilo, in cui lo spirito di condivisione e di fratellanza raggiunge l’apice. Nonna Maria stessa afferma di fare compagnia agli altri anziani e di dare conforto a chi a volte magari si trova un po scoraggiato a causa degli acciacchi che spesso ad una certa età come lei dice, non mancano mai.
Però lei, fortunatamente non soffre di nulla e suor Giuliana, infatti conferma quanto nonna Maria dice in merito al suo “totale star bene”.
Lei si reca nella cappella dell’Istituto per pregare, guarda la tv, vede film, scherza con le amiche e soprattutto ama fare le passeggiate con le suore.
E’ una donna forte afferma la superiora, veramente molto serena e lucida, ricorda tutto.
E a quest’ultimo riguardo si inserisce decisa nella conversazione nonna Maria, la quale afferma: “ si ricordo tutto, persino la guerra e sorridendo aggiunge, sentivo le bombe esplodere ma io non uscivo mai di casa… stavo con la mia mamma” molto tenera questa espressione segno di una donna che sente vivo ed emozionante il legame materno anche a 100 anni dopo tanto tempo trascorso in totale autonomia, indice questo di vero riversamento nell’altro non solo nel genitore ma nel prossimo in genere.
Infatti nonna Maria ciò che puntualizza spesso, durante la conversazione, è il volersi bene, l’amore per la vita e per la gente, per la natura e per tutto il creato. Lei stessa afferma di voler bene a tutti e con voce forte e chiara incide con lo sguardo convinto ed il suo volto di donna vissuta un messaggio concreto: “voi giovani, dovete volervi bene, è l’unico modo per vivere in questo mondo fatto di tante cattiverie”. Parole semplici e ricche di significato, dette da una donna che nutre tanta speranza nella vita e nel futuro.
Così nonna Maria nella consapevolezza di avere dentro di se un secolo di vita stringe la mano con forza come, quasi per trasmettere un secondo messaggio: andare avanti nella vita che va anche quando è dura; lei ci è riuscita anche quando come la stessa afferma “tutto sembrava buio, perché la certezza dell’alba prossima a spuntare, colorava di sole ogni cosa”.
Una donna semplice, vigile ed attenta nonna Maria, molto lucida e precisa nel dare le risposte e soprattutto chiara nell’esprimersi.
“sono nata a Marsiglia nel lontano 1902, ha affermato la donna , poi mi sono trasferita a Lecco dove mi sono sposata ed ora mi trovo qui, in questa terra che mi dà serenità e pace”.
Nonna Maria è ritornata in Calabria perché già aveva dei legami a Favazzina, contatti mai persi e sempre mantenuti ed anche oggi che conta su di se 100 anni o meglio circa 36.500 giorni sente nostalgia del passato anche se là dove si trova come lei stessa afferma “non mi manca nulla”.
Vive in una comunità alloggio diretta dalla superiora suor Giuliana Stilo, in cui lo spirito di condivisione e di fratellanza raggiunge l’apice. Nonna Maria stessa afferma di fare compagnia agli altri anziani e di dare conforto a chi a volte magari si trova un po scoraggiato a causa degli acciacchi che spesso ad una certa età come lei dice, non mancano mai.
Però lei, fortunatamente non soffre di nulla e suor Giuliana, infatti conferma quanto nonna Maria dice in merito al suo “totale star bene”.
Lei si reca nella cappella dell’Istituto per pregare, guarda la tv, vede film, scherza con le amiche e soprattutto ama fare le passeggiate con le suore.
E’ una donna forte afferma la superiora, veramente molto serena e lucida, ricorda tutto.
E a quest’ultimo riguardo si inserisce decisa nella conversazione nonna Maria, la quale afferma: “ si ricordo tutto, persino la guerra e sorridendo aggiunge, sentivo le bombe esplodere ma io non uscivo mai di casa… stavo con la mia mamma” molto tenera questa espressione segno di una donna che sente vivo ed emozionante il legame materno anche a 100 anni dopo tanto tempo trascorso in totale autonomia, indice questo di vero riversamento nell’altro non solo nel genitore ma nel prossimo in genere.
Infatti nonna Maria ciò che puntualizza spesso, durante la conversazione, è il volersi bene, l’amore per la vita e per la gente, per la natura e per tutto il creato. Lei stessa afferma di voler bene a tutti e con voce forte e chiara incide con lo sguardo convinto ed il suo volto di donna vissuta un messaggio concreto: “voi giovani, dovete volervi bene, è l’unico modo per vivere in questo mondo fatto di tante cattiverie”. Parole semplici e ricche di significato, dette da una donna che nutre tanta speranza nella vita e nel futuro.
Così nonna Maria nella consapevolezza di avere dentro di se un secolo di vita stringe la mano con forza come, quasi per trasmettere un secondo messaggio: andare avanti nella vita che va anche quando è dura; lei ci è riuscita anche quando come la stessa afferma “tutto sembrava buio, perché la certezza dell’alba prossima a spuntare, colorava di sole ogni cosa”.
Vincenzo Malacrinò