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NESSUN RISPETTO NE’ PER I MORTI NE’ PER I VIVI

11 febbraio 2003 Nessun Commento
Montebello Jonico – Se qualcuno desiderasse vedere resti appartenenti a qualche morto come per esempio scarpe, lana del cuscino o ancora zinco che proteggeva il cadavere o pezzi di bara, basta recarsi al cimitero di Montebello Jonico dove i loculi comunali offrono questo indesiderato scenario a tutti.
Era il 15 dicembre quando sulle pagine di questo giornale veniva riportato il malcontento dei cittadini in merito e sa quel giorno nulla è cambiato anzi al contrario in quanto i cani che spesso si recano all’interno non esitano nell’adoperarsi a scavare là dove possono. Ma se da due mesi persiste questo scempio vuol dire che tutto è legale, tutto normale ed in regola non c’è di cosa preoccuparsi! Dopotutto si tratta solo di riesumazioni fatte senza criterio e senza coscienza e nessuno ha fatto sì che venissero rispettati i morti ed i vivi perché se da un lato viene quasi profanata la considerazione verso chi ormai non c’è più, dall’altro nessuno si è posto il problema igienico – sanitario.
Su questo punto i cittadini sono adirati, stanchi di attendere e minacciano sciopero serrato e manifestazioni ad oltranza. “E’ assurdo che nessuno abbia responsabilità in merito, eppure sono loculi del comune”. Bhè, si, sarà pur vero però se è da ben due mesi che il problema persiste e se ponendosi davanti ai loculi comunali tutto sembra un macabro tugurio, pieno di loculi aperti, semiaperti con casse di zinco posti per dare il benvenuto ai cittadini, vuol dire che è tutto naturale, legale altrimenti non vi sarebbe ragione alcuna perché tale stato di degrado e profondo abbandono perdurasse.
Ma i montebellesi non si rassegnano e riuniti in via La Croce stizzosi e minaccianti sotto la pioggia che cade, berciano irritati, la loro voce si alza contro chi non fa niente perché affermano che “non possiamo impedire ai bambini l’ingresso al cimitero e quindi la visita ai loro nonni sol perché nessuno si degna di intervenire, chiameremo il prefetto, forse lui ci ascolterà”. Duri e decisi a quanto pare sono intenzionati a procedere “qualcuno ci dovrà pur rispondere” ed ancora “qualcuno dovrà spiegarci chi è presente alle esumazioni, chi per conto della Asl e chi per conto del comune”. Sembra una guerra aperta ma soprattutto è chiaro ed evidente il grido di questo popolo che sente calpestata la dignità del morto e del vivo.
Ma comunque se nel cimitero di Montebello c’è questo scempio in via S. Maria e precisamente nella vecchia chiesetta giacciono in cassette di legno in modo indecoroso resti mortali di uomini e donne sepolti dentro la chiesa. Di loro forse nessuno se né è accorto e probabilmente sono i nostri avi.

Vincenzo Malacrinò

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