I CITTADINI VOGLIONO UN VERO CAMPO
12 maggio 2003
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Fossato Jonico- Se è vero che per gli impianti sportivi di Montebello e quindi anche per la costruzione del campo di Fossato si è fatto gran baccano e se nelle pagine dei giornali venivano scambiate “botte e risposte” da vari gruppi politici è anche vero che ancora oggi la situazione descritta nel passato non è mutata.
Sono i cittadini a richiamare l’attenzione della stampa ed unanimi sentono “ormai il peso” di un campo pozzanghera privo del così detto “tocco finale”: il terreno di gioco e le panchine.
Lo scenario attuale è semplice: recinzione, spogliatoi, un cancello e poi dato, il periodo invernale, varie pozzanghere dentro l’area da gioco ed infestanti appartenenti a varie famiglie ospitate su un terreno abbastanza duro.
E’ ormai trascorso un po’ di tempo da quando è partito il progetto redatto dall’ing. Domenico Rinaldo e dall’arch. Bruno Romeo, approvato dalla Giunta comunale in data 15-5-2000 e da quando il 31-08-2000 si aggiudicavano i lavori, però ciononostante il popolo di Fossato attende la conclusione dei lavori.
“Dopotutto l’importo complessivo dei lavori a base d’asta è stato di Lire 495.763.510 e di questi Lire 249.917.935 per la sistemazione del campo sportivo di Saline (tribuna, spogliatoi); Lire 52.266.080 per il campo polivalente di Montebello; Lire 193.579.495campo sportivo di Fossato”. E qualcuno aggiunge “ se son finiti i soldi non è colpa di nessuno” anche se in un progetto non è ammissibile “dimenticarsi” di due elementi essenziali: campo di gioco e panchine. D’altra parte il terreno presente altro non è che costituito da ciottoli e altri inerti che in questo periodo ospitano acqua sotto forma di pozzanghere e infestanti.
Una disarmonica cornice per accogliere un bel quadro quale appunto un’opera così importante da poter ospitare squadre di un certo anche di livello. Tra l’altro questo inconveniente ha indotto la società calcistica “Nuova Polisportiva fossatesi” a non iscriversi al campionato dilettanti terza categoria in quanto come ha dichiarato il presidente Santo Macheda “la società non è in grado di sostenere le spese senza fruizione del campo”.
La paura dei fossatesi è legata alle “lunghe attese” tra l’altro inopportune soprattutto quando chi sta sull’ago è proprio il popolo. Ma se da un lato c’è tensione dall’altro c’è chi spera nell’intervento di “qualche politico”, che magari in vista delle prossime comunali dia una spinta decisiva per rendere stabile quel campo che, dato i trascorsi, merita tanto essere valorizzato.
Sono i cittadini a richiamare l’attenzione della stampa ed unanimi sentono “ormai il peso” di un campo pozzanghera privo del così detto “tocco finale”: il terreno di gioco e le panchine.
Lo scenario attuale è semplice: recinzione, spogliatoi, un cancello e poi dato, il periodo invernale, varie pozzanghere dentro l’area da gioco ed infestanti appartenenti a varie famiglie ospitate su un terreno abbastanza duro.
E’ ormai trascorso un po’ di tempo da quando è partito il progetto redatto dall’ing. Domenico Rinaldo e dall’arch. Bruno Romeo, approvato dalla Giunta comunale in data 15-5-2000 e da quando il 31-08-2000 si aggiudicavano i lavori, però ciononostante il popolo di Fossato attende la conclusione dei lavori.
“Dopotutto l’importo complessivo dei lavori a base d’asta è stato di Lire 495.763.510 e di questi Lire 249.917.935 per la sistemazione del campo sportivo di Saline (tribuna, spogliatoi); Lire 52.266.080 per il campo polivalente di Montebello; Lire 193.579.495campo sportivo di Fossato”. E qualcuno aggiunge “ se son finiti i soldi non è colpa di nessuno” anche se in un progetto non è ammissibile “dimenticarsi” di due elementi essenziali: campo di gioco e panchine. D’altra parte il terreno presente altro non è che costituito da ciottoli e altri inerti che in questo periodo ospitano acqua sotto forma di pozzanghere e infestanti.
Una disarmonica cornice per accogliere un bel quadro quale appunto un’opera così importante da poter ospitare squadre di un certo anche di livello. Tra l’altro questo inconveniente ha indotto la società calcistica “Nuova Polisportiva fossatesi” a non iscriversi al campionato dilettanti terza categoria in quanto come ha dichiarato il presidente Santo Macheda “la società non è in grado di sostenere le spese senza fruizione del campo”.
La paura dei fossatesi è legata alle “lunghe attese” tra l’altro inopportune soprattutto quando chi sta sull’ago è proprio il popolo. Ma se da un lato c’è tensione dall’altro c’è chi spera nell’intervento di “qualche politico”, che magari in vista delle prossime comunali dia una spinta decisiva per rendere stabile quel campo che, dato i trascorsi, merita tanto essere valorizzato.
Vincenzo Malacrinò