SONO VIVI GRAZIE AD UN MIRACOLO
Montebello Jonico – Poteva essere un tragico primo maggio segnato da lutti e dolore ma miracolosamente solo panico ed un ricovero in ospedale.
Il “vecchio” bivio che porta a Montebello, là dove tanta gente ha perso la vita, definito da tutti pericoloso fino al punto di orientare la precedente amministrazione provinciale a costruirne uno nuovo a poche centinaia di metri di distanza, ancora oggi richiama l’attenzione della gente.
Nella prima mattinata la normale viabilità è stata messa in agitazione dall’urto violento tra una panda che viaggiava in direzione Reggio – Melito ed una punto diretta in senso opposto.
La panda stava per svoltare a sinistra, per salire a Montebello, mentre l’altra seguiva la direzione di marcia.
Di quel terribile istante si può solo raccontare paura. Niente di più.
La panda in seguito all’urto ha fatto un giro su se stessa ed i due a bordo, marito e moglie andavano a sbattere contro la parte anteriore dell’automobile.
La punto invece si arrestava e si stringeva al bordo destro dell’ingresso del bivio.
Fortunatamente indossavano le cinture e altri autoveicoli rallentavano prontamente a distanza altrimenti ci si sarebbe imbattuti in un vortice di incedente a catena in un tratto di strada dove per la struttura della stessa pochi osservano il limite di velocità e dove non esistono sistemi adeguati atti a costringere gli automobilisti a rallentare.
Un secondo prima l’incidente si è visto, così come racconta un passante che si trovava dietro la panda, un urto terribile, un onda di fumo e un pioggia di materiali che spruzzavano a destra e a manca. Poi il silenzio, si temeva il peggio ma fortunatamente un solo ricovero in ospedale e sembrerebbe niente di grave.
Sul posto sono giunti prontamente i soccorsi del 118, i carabinieri di Melito Porto Salvo coordinati dal tenente Antonio Sframeli e la Polizia stradale di Reggio Calabria.
“Siamo stati miracolati” afferma la conducente la quale sostiene di aver visto la morte tra le mani.
Ancora impaurita e tremante come del resto gli altri guarda con disperazione l’accaduto e non ha parole per commentare.
Le persone presenti si chiedevano con profonda rabbia e rammarico il perché ancora gli organi competenti non hanno provveduto a chiudere nei modi previsti quel bivio che ha fatto tanti morti nel passato e minacciavano di rivolgersi a “striscia la notizia” dal momento che forse da come stanno le cose la vita umana conta poco.
Intanto è stato ascoltato l’assessore alla viabilità Alessandro Cannatà il quale appena messo a conoscenza dell’accaduto ha affermato di mobilitarsi nella giornata di lunedì per un sopralluogo congiunto assieme agli esperti dell’Anas per verificare le motivazioni per le quali ancora oggi il “vecchio” bivio non è stato chiuso nonostante l’enorme spesa fatta dalla precedente amministrazione volta a costruire a pochi centinaia di metri più avanti un nuovo bivio.
Vincenzo Malacrinò