L’ASSOCIAZIONE "I FOSSATESI NEL MONDO" LANCIA LA PROPOSTA DI UN FORUM
23 settembre 2007
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Il “no” chiaro sulla centrale a carbone
Montebello Jonico – Il caso scottante della centrale a carbone sul sito della ex liquilchimica di Montebello Jonico ha fatto e sta facendo discutere non solo esponenti politici ma anche il mondo delle associazioni.
Significativa la proposta dell’Associazione “I Fossatesi nel mondo” volta ad istituire un forum permanente delle associazioni operanti sul territorio al fine di “osservare” da vicino non solo la strana idea della centrale a carbone da realizzare a Montebello ma tutto ciò che rappresenta “interesse” collettivo e sociale per lo sviluppo del territorio.
Sicuramente né l’associazione “I Fossatesi nel Mondo” né le altre associazioni né il mondo politico né i cittadini definiscono “interesse” collettivo e sociale la realizzazione della centrale a carbone a Saline poiché il “no” che giunge dai diversi tavoli è corale ed unito poiché non si può permettere un’azione simile su un territorio già devastato.
Di questo sono convinti tutti i cittadini uno per uno e dal più piccolo al più grande.
Proprio per questo l’associazione “I Fossatesi nel mondo” ha voluto inviare a tutte le associazioni operanti sul territorio una lettera al fine di far sì che tutto il mondo associazionistico si unisca e che dal “no” singolo si passi ad un “no” corale già, comunque, implicito e detto con forza e coraggio.
L’associazione Nemesis, la Pro Loco di Saline, l’associazione don Nicola Arghiropolus e i Rangers International sono stati interpellati uno per uno poiché, così come si legge nel testo a firma del presidente de “I Fossatesi nel Mondo”, Domenico Pellicanò, “vista la sciagurata ipotesi della SEI SPA di costruire una centrale a carbone all’interno dell’area ex Liquichimica è necessario istituire un di istituire un forum permanente delle Associazioni no-profit operanti sul territorio del comune di Montebello Ionico al fine di esprimere un parere unitario sulla ipotizzata costruzione della centrale elettrica area Ex Liquichimica Saline Joniche e di valutare tutti i progetti alternativi (odierni e futuri) per lo sviluppo del sito e dell’intera area che va da Capo d’Armi a Pentedattilo passando per i siti geologici di Prastarà, S. Elena, Lamia”.
Chiara, quindi la posizione dell’Associazione “I Fossatesi nel Mondo” e chiaro il messaggio inviato ai rappresentanti delle altre associazioni poiché è necessario un momento di riflessione e soprattutto di vero coraggio per difendere il proprio territorio da eventuali aggressioni imposte da mondi lontani da Montebello Jonico.
Il Presidente Domenico Pellicanò nella sua lettera chiarisce che “l’ipotizzata costruzione di una centrale elettrica non è prevista nel Piano Energetico Ambientale Regionale e che con L. R. 7/2001 è stata istituita l’area protetta, Oasi Pantano Saline Ioniche che ricade nelle immediate vicinanze della ipotizzata centrale elettrica”
Insomma elementi a favore del “no” che bisogna trasmettere a chi vuole imporsi sul territorio di Montebello fermo restando ancora che “l’ Oasi Pantano Saline Ioniche è stata identificata come SIC e che tutti gli enti (Regione, Provincia, Comune) hanno già espresso, motivandone le ragioni, il loro diniego a tale iniziativa”
La proposta è dunque quella di non banalizzare sul problema e di stimolare il mondo politico affinché seriamente operi sul territorio con progetti concreti e coerenti con il territorio.
La vocazione turistica dei luoghi e la centralità degli stessi nella magnifica costa del gelsomino e del bergamotto, sicuramente, rifiuta, a priori, gli odori sgradevoli di un’industria in netta opposizione con l’azzurro del cielo e con la limpidezza del mare.
Significativa la proposta dell’Associazione “I Fossatesi nel mondo” volta ad istituire un forum permanente delle associazioni operanti sul territorio al fine di “osservare” da vicino non solo la strana idea della centrale a carbone da realizzare a Montebello ma tutto ciò che rappresenta “interesse” collettivo e sociale per lo sviluppo del territorio.
Sicuramente né l’associazione “I Fossatesi nel Mondo” né le altre associazioni né il mondo politico né i cittadini definiscono “interesse” collettivo e sociale la realizzazione della centrale a carbone a Saline poiché il “no” che giunge dai diversi tavoli è corale ed unito poiché non si può permettere un’azione simile su un territorio già devastato.
Di questo sono convinti tutti i cittadini uno per uno e dal più piccolo al più grande.
Proprio per questo l’associazione “I Fossatesi nel mondo” ha voluto inviare a tutte le associazioni operanti sul territorio una lettera al fine di far sì che tutto il mondo associazionistico si unisca e che dal “no” singolo si passi ad un “no” corale già, comunque, implicito e detto con forza e coraggio.
L’associazione Nemesis, la Pro Loco di Saline, l’associazione don Nicola Arghiropolus e i Rangers International sono stati interpellati uno per uno poiché, così come si legge nel testo a firma del presidente de “I Fossatesi nel Mondo”, Domenico Pellicanò, “vista la sciagurata ipotesi della SEI SPA di costruire una centrale a carbone all’interno dell’area ex Liquichimica è necessario istituire un di istituire un forum permanente delle Associazioni no-profit operanti sul territorio del comune di Montebello Ionico al fine di esprimere un parere unitario sulla ipotizzata costruzione della centrale elettrica area Ex Liquichimica Saline Joniche e di valutare tutti i progetti alternativi (odierni e futuri) per lo sviluppo del sito e dell’intera area che va da Capo d’Armi a Pentedattilo passando per i siti geologici di Prastarà, S. Elena, Lamia”.
Chiara, quindi la posizione dell’Associazione “I Fossatesi nel Mondo” e chiaro il messaggio inviato ai rappresentanti delle altre associazioni poiché è necessario un momento di riflessione e soprattutto di vero coraggio per difendere il proprio territorio da eventuali aggressioni imposte da mondi lontani da Montebello Jonico.
Il Presidente Domenico Pellicanò nella sua lettera chiarisce che “l’ipotizzata costruzione di una centrale elettrica non è prevista nel Piano Energetico Ambientale Regionale e che con L. R. 7/2001 è stata istituita l’area protetta, Oasi Pantano Saline Ioniche che ricade nelle immediate vicinanze della ipotizzata centrale elettrica”
Insomma elementi a favore del “no” che bisogna trasmettere a chi vuole imporsi sul territorio di Montebello fermo restando ancora che “l’ Oasi Pantano Saline Ioniche è stata identificata come SIC e che tutti gli enti (Regione, Provincia, Comune) hanno già espresso, motivandone le ragioni, il loro diniego a tale iniziativa”
La proposta è dunque quella di non banalizzare sul problema e di stimolare il mondo politico affinché seriamente operi sul territorio con progetti concreti e coerenti con il territorio.
La vocazione turistica dei luoghi e la centralità degli stessi nella magnifica costa del gelsomino e del bergamotto, sicuramente, rifiuta, a priori, gli odori sgradevoli di un’industria in netta opposizione con l’azzurro del cielo e con la limpidezza del mare.
Vincenzo Malacrinò